Pubblichiamo una lettera che ci è arrivata da Elena De Paolis e che ci parla di una sua visita alla Casa della Memoria.
Ecco la lettera:
…e finalmente stamattina ho potuto appagare la mia curiosità….con Francesco sono stata alla Casa della Memoria.
Ne sento parlare da tanto tempo ma stamattina ho potuto apprezzare, accompagnata da Francesco collaboratore delle mostre e da Gigi Veleno, accorto custode di tanta meraviglia.
Si accede dal passetto di ronda su piazza Leandra….e proprio davanti alla fontana medievale rivisitata dal Vanvitelli si apre un mondo di storia….storia di Civitavecchia vista con gli occhi di chi sa cogliere con la fotografia le grandi bellezze ed i terribili ricordi di guerra e dolore.
Mi ha colpito una sezione della mostra dove il prima…il durante ed il dopo sono presi quasi con la stessa inquadratura e messe a confronto….ovviamente il perno dei tre tempi sono i bombardamenti della seconda guerra.
Devo dire che la bellezza del prima….la struggente tragedia del durante ed il dopo mi hanno di fatto accertare lo scempio e già di prefiggeva….che è stato fatto dei lunghi certamente effetto della voglia di ricostruire come a voler cancellare i terribili momenti del durante.
Girando in quelle due stanze di proprietà comunale, ammirando questa bellissima mostra di fotografia della mia città mi sono chiesta perché, questo luogo che meglio non avrebbe potuto chiamarsi….”casa della memoria”…..sia sconosciuto ai più e si mantenga in vita grazie alla volontà di pochi che, dedicano tempo ed energie affinché noi….figli del dopoguerra possiamo avere contezza di quanto ci circonda ed avere almeno una idea di come fosse bella la nostra città.
Girando tra gli stand le tantissime foto mi ricordano anche le tradizioni Civitavecchiesi che per me sono ossigeno di ricordi di piccole e grandi occasioni vissute in famiglia
E così mi sono chiesta perché……perché questa realtà sia misconosciuta…..perchè questa realtà così bella ed interessante non faccia parte di un percorso culturale tutto nostro,,,,,da mostrare ai turisti che per caso girano in città…perché i nostri amministratori mai abbiano gettato uno sguardo a questo cumulo di storia che ci appartiene e che qualcuno con tanto amore ha deciso di rendere pubblico e custodire per chi, come me e pochi altri, ha la fortuna di poter ammirare ed apprezzare…ma poi rifletto….quanti sapendolo e conoscendo questo patrimonio potrebbero avere le mie stesse emozioni …in fondo è proprietà comune…quindi anche mia e…. tua che stai leggendo…….