Sulle motivazioni che hanno portato Mauro Guerrini all’autosospensione dal Pd solo basse insinuazioni. A parlare è il gruppo di riferimento del medico, “Un’altra città è possibile”, che in una nota attacca il Partito Democratico e smentisce categoricamente che dietro la decisione di Guerrini ci sia il mancato raggiungimento del 15% delle firme necessarie alla propria candidatura.
“Invitiamo tutti – afferma il gruppo che fa riferimento al medico – a prendere visione presso la nostra sede di quante adesioni sono state raccolte tra iscritti del Pd e simpatizzanti del nostro movimento”. Firme “reali ed autentiche”, precisa “Un’altra città è possibile”, che poi annuncia di non aver più intenzione di rispondere alle provocazioni. “Noi e Mauro Guerrini non fuggiamo – conclude il gruppo che fa riferimento al medico – come vogliamo soltanto usare toni diversi, seri, costruttivi e principalmente condivisi con le altre forze politiche che sono stanche del solito “uomo della provvidenza”.