“Il curatore speciale, l’organo che a detta di qualcuno doveva salvare l’intera collettività civitavecchiese, non deve essere più nominato”. Lo annuncia il presidente dell’Università Agraria, Daniele De Paolis che riporta la decisione del Tribunale di Civitavecchia, arrivata dopo il reintegro dei vertici dell’ente di viale Baccelli, che di fatto ribalta la precedente da parte del presidente Francesco Vigorito di affidare l’incarico di curatore a Bruno Capponi su indirizzo del giudice Giulia Sorrentino.
“Potremmo dire che oggi è arrivata l’ennesima conferma che l’operato dell’Università Agraria di Civitavecchia va nella giusta direzione ma è un ragionamento troppo semplice. Piuttosto dobbiamo sottolineare ancora come il Tribunale di Civitavecchia ci dia ragione, di fronte a tutta la massa di azioni giudiziarie civili e penali che chi per contestare il nostro modo di amministrare ha scelto di attivare attraverso il clamore mediatico e la forza giudiziale invece del confronto democratico e professionale.
Le ragioni sono molteplici. La prima è che lo stesso curatore non avrebbe potuto svolgere le funzioni di gestione alle quali era stato chiamato, poi perché l’istituto non è previsto per gli Enti come l’Università Agraria. Ancora perché gli organi dell’Università Agraria di Civitavecchia sono tutti in carica e legittimati ad operare.
Quindi i detrattori dell’attuale governance di questa gloriosa Istituzione cittadina devono mettersi nelle condizioni di rispettare la Giustizia attivandola per i loro diritti ma non per i loro interessi. Stiamo lavorando da tempo a favore di tutta la cittadinanza, ed anche quindi nel rispetto di chi ci critica. Purtroppo il continuo e strumentale ricorso alla Giustizia ci sottrae tempo e risorse che potevano essere impiegate in altre attività. Chi ci vuole danneggiare lo sa bene. Dei veri interessi di questi soggetti informeremo a breve tutta la cittadinanza. Nel frattempo ringraziamo ancora l’Avvocato Gerardo Macrini del Foro di Roma senza la cui elevatissima professionalità sarebbe stato ancora più difficile dimostrare la bontà e l’efficacia del nostro operato”.
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giovanni
Il il presidente dell’Università Agraria, Daniele De Paolis precisa che non vuole nessun controllo esterno pensa tutto lui