Oggi come ieri, i giovani sono costretti a vivere il futuro nel nome dell’incertezza: si approcciano gli studi e la laurea come una vera e propria scommessa, con la speranza che ciò possa servire per trovare domani un lavoro, e magari per coronare le ambizioni di successo.
Dunque si parla dell’obiettivo di intraprendere una carriera che possa dare una sicurezza economica e la possibilità di proseguire lungo il percorso intrapreso. In tal senso, sembra che le possibilità offerta dalle esperienze all’estero siano sempre maggiori tra lavoro e opportunità, specialmente se si tratta di un’esperienza come l’Erasmus.
Vediamo gli ultimi dati e gli ultimi fenomeni al riguardo, più positivi di quanto si possa pensare.
Almalaurea: la soddisfazione degli studenti italiani
Rispetto al recente passato, sembra che qualcosa sia cambiato: secondo i sondaggi di Almalaurea, infatti, l’89% dei laureati si ritiene soddisfatto del proprio percorso di studi.
Il tutto con una percentuale sempre più alta di ragazzi che iniziano a pensare seriamente al trasferimento all’estero. Stando a questo sondaggio, infatti, emerge che soltanto il 2,9% di chi ha una laurea non considera questa opportunità.
Al contrario, il 47,2% dei laureati italiani si dimostra interessato alla possibilità di andare all’estero per trovare un lavoro coerente con le proprie aspettative, non solo economiche. Nel 32% dei casi, poi, questa disponibilità si fa addirittura superiore, con l’apertura al trasferimento in altri continenti.
Tra l’altro questo fenomeno non è neanche più così sorprendente: da qualche tempo molti studenti e giovani sono partiti verso mete anche molto lontane come gli Stati Uniti, oggi facilmente raggiungibili. Il merito va anche all’aiuto di alcune aziende come Blissmoving specializzate nei traslochi Italia Usa e nel resto del Mondo, che possono rivelarsi di grande aiuto in questa fase a volte molto articolata.
A semplificare questo momento e quest’opportunità ci pensano anche gli accordi speciali tra università europee e internazionali. Stiamo parlando del programma Erasmus+, che merita un approfondimento.
Tutte le opportunità garantite dal programma Erasmus
Come appena detto vale la pena approfondire tutte le grandi opportunità concesse da un programma come l’Erasmus. Si tratta di un progetto di mobilità studentesca che consente agli universitari di vivere un’esperienza di studi fuori dall’Italia: il che permette di acquisire non poche competenze extra.
Secondo una recente analisi condotta dalla Commissione Europea, è emerso che il progetto Erasmus+ ha consentito al 72% degli ex iscritti di trovare un impiego, anche per merito di queste competenze. È una questione che tocca persino un aspetto come la consapevolezza: il 70% degli intervistati, infatti, ha ammesso di essere tornato in patria con le idee decisamente più chiare, in relazione al proprio futuro professionale e al tipo di carriera da intraprendere.
Di conseguenza, un periodo di formazione all’estero (che si tratti dell’Erasmus o di altri progetti) permette ai giovani di ottenere una spinta in più nella ricerca del lavoro dei propri sogni. Fra le competenze rafforzate si trovano soprattutto quelle digitali, che oggi occupano un ruolo primario in ambito professionale.
In conclusione, i laureati italiani non solo si dimostrano contenti della propria formazione, ma intendono sfruttarla considerando anche la possibilità di un’esperienza all’estero.
1 Comments
giovanni
I nostri politici attuali e passati dovrebbero ripensare a quello che hanno promesso o creato per far si che un giovane laureato ma anche diplomato trovi un impiego giustamente retribuito in Italia.
Figli di amici sono andati all’estero seguendo un’offerta di lavoro limitata nel tempo, solamente per provare dicevano, ed ora non pensano minimamente a tornare a casa e inoltre hanno migliorato la loro posizione economica, magari qualcuno si è comprato casa, e hanno avuto la possibilità di cambiare per migliorare.
Ormai sono persi per l’Italia e nessuna promessa farà cambiare loro idea.
Io ho avuto esperienze di lavoro all’estero in tarda età per cui lasciavo a casa la famiglia figli e nipoti e vi posso assicurare che oggi con internet ci si può sentire a casa anche da lontano e ho ripensato con nostalgia quando da giovane mi era capitata l’occasione di andare a lavorare fuori dall’Italia e non ho colto l’occasione.
Non è come quando partivano i nostri nonni che sapevano solo che andavano in America o in Australia per cercare lavoro e mandare a casa qualche soldo per far sopravvivere la famiglia.
Se l’Italia continua a regredire per i giovani resta solo che impegnarsi da qualche altra parte del mondo contribuendo così ad abbassare la % delle nascite.