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Non costerà poco alla Sodeco, la società che gestisce i depositi costieri di Civitavecchia, lo sversamento di idrocarburi venuto alla luce alla fine di ottobre. La Guardia di Finanza, attraverso una indagine condotta dal Roan, ha infatti deciso di multare la società petrolifera per una cifra compresa tra i 40 e i 120 mila euro sulla base di una legge entrata in vigore nel 2006. L’indagine ha consentito di accertare che lo sversamento era avvenuto molti giorni prima dell’intervento.
Sebbene Arpa Lazio abbia constatato che ancora non è stato procurato alcun danno ambientale, per le fiamme gialle il dirigente della società petrolifera si è reso responsabile della violazione di omessa comunicazione agli enti locali e omessa adosione delle misure di prevenzione e sicurezza previste dalla normativa vigente, ovvero un decreto legistlativo entrato in vigore nel 2006. La dichiarazione è stata infatti presentata solo in concomitanza con l’intervento e i lavori di ripristino non erano stati ancora attivati. La normativa prevede che quando un danno ambientale non si è ancora verificato ma esiste una minaccia imminente che ciò accada, il responsabile dell’evento deve adottare, entro le 24 ore successive, tutte le necessarie misure di prevenzione e messa in sicurezza dell’area. L’attività di ripristino deve essere preceduta dalla comunicazione di quanto avvenuta al Comune, per concordare congiuntamente le misure da adottare. Se la comunicazione non avviene, si va incontro ad una sanzione amministrativa chr va da un minimo di mille a un massimo di tremila euro per ogni giorno di ritardo. “Quanto avvenuto – si legge in una nota del Roan della Guardia di Finanza – è uno dei primi casi sanzionati in tutto il Lazio riguardanti l’applicazione di una normativa introdotta con la finalità di evitare il danno ambientale e garantire soprattutto la salute dei cittadini”.