Che la Pasqua sarebbe stata problematica gli utenti lo avevano capito fin da ieri, quando i rubinetti avevano cominciato a “scioperare” poco dopo mezzogiorno. L’acqua progressivamente ha continuato a diminuire e da questa mattina non se ne vede neanche l’ombra. Insomma, in tutto e per tutto lo stesso copione dello scorso week end per centinaia di civitavecchiesi che dovrebbero essere serviti (il condizionale è ormai d’obbligo) dal grande serbatoio Acea di via Galilei e che ricevono l’acqua direttamente non essendo in possesso di autoclavi o di altri grandi contenitori.
Le zone interessate sono sempre le stesse e citarle diventa una litania: si tratta della fascia compresa tra l’Uilveto e viale Togliatti e di tutta l’area del centro città che scende verso il mare da viale Baccelli a viale della Vittoria, oltre a Campo dell’Oro bassa. Un disservizio che si ripete ormai da un paio di anni, che si manifesta in primavera e in estate e che sta diventando un autentico rompicapo per gli amministratori e i tecnici dell’ufficio acquedotti. Per i residenti, invece, è diventato un’autentica maledizione. Per loro il disagio, grandissimo, di avere difficoltà non solo a cucinare (lo si fa con l’acqua minerale), ma, a volte, anche a compiere un normale esercizio di igiene personale. Insomma, cose da terzo mondo.