"Non c'è soltanto la comunicazione dell'apertura di un'istruttoria sulle delibere 146 e 147, entrambe riguardanti l'urbanistica, c'è di più. C'è una sostanziale censura della politica urbanistica dell'amministrazione Moscherini". I consiglieri comunali di opposizione salutano con grande soddisfazione la lettera con la quale la Regione Lazio ha comunicato a Palazzo del Pincio l'inizio di un'istruttoria su due varianti urbanistiche. "E' rilevante – sostengono le minoranze - il merito della lettera inviata al Comune di Civitavecchia, che, oltre a esporre le osservazioni proposte dai ricorrenti, si esprime in termini molto critici verso le scelte dell'Amministrazione prefigurando la possibilità di un futuro intervento censorio sulle delibere in questione. Per la verità, mentre appaiono fondati i rilevi critici verso la delibera n. 146, ossia quella con cui si vorrebbe permetterebbe l'edificazione in estese aree cittadine senza i previsti piani urbanistici attuativi, ossia con semplice permesso di costruire, alcune perplessità riguardano le osservazioni verso la delibera n. 147, che, seppur duramente criticata dall'opposizione ed impugnata al TAR da alcuni consiglieri, è stata regolarmente proposta come variante di Piano Regolatore da sottoporre al previsto controllo degli organi regionali". Per le opposizione è evidente il duro colpo subito dal centrodestra. "Le delibere in questione – aggiungono – aumentano i carichi insediativi a danno della vivibilità urbana, subordinando gli interessi pubblici a ben evidenti interessi privati, e rappresentano in definitiva il tentativo di consolidare intorno alla giunta un indomito "partito del mattone". Non è un caso che nella stessa lettera la Regione bacchetti il Comune anche sull'inopportunità di procedere con ripetute varianti al PRG – contrariamente a quanto promesso in campagna elettorale – nonché sul mancato adeguamento dello stesso al Decreto Ministeriale 1444/68 in tema di standard urbanistici. In sostanza è l'intera impostazione della giunta in materia di urbanistica ad essere messa sotto accusa".