Per risolvere la crisi idrica che da giorni interessa la nostra città, l’ottica risolutiva è quella di una robusta integrazione con organismi sovra-comunali in grado di assumere e di svolgere adeguatamente compiti di più vasto respiro. La proposta è della segretaria dei Ds, Annalisa Tomassini, secondo cui le frequenti e prolungate perdite delle condutture sono un segnale evidente che la rete idrica cittadina urge di organici interventi. La Tomassini addossa poi le responsabilità di questa situazione al Consorzio gestore dell’acquedotto cittadino che manifesta, a suo avviso, inefficienza e ritardi nei suoi compiti aziendali. Da qui, la proposta della riforma del sistema idrico, con il passaggio all’Acea e alla sua articolazione ATO 2, del servizio idrico cittadino, con personale ed attrezzature.