Usb, congiuntamente alle sigle del sindacalismo di base e conflittuale, ha proclamato per l’intera giornata di lunedì prossimo lo Sciopero Generale nazionale per tutte le categorie, sia del pubblico che del privato.
“Il Governo Draghi – spiega la sigla sindacale – ha letteralmente rimosso dal piano di rilancio economico del paese gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori. Con il colpevole sblocco dei licenziamenti e la fine della Cassa Covid si è dato il via ad un’ondata di esuberi, delocalizzazioni e ristrutturazioni pesantissime in tutto il settore privato, aumentando le condizioni di ricatto da parte delle imprese. Così il PIL cresce ma la classe lavoratrice si impoverisce, costretta a salari sempre più bassi e a condizioni di lavoro precarie. E non a caso, è velocemente ripartita la tragica contabilità dei morti sul lavoro. A questa crisi dai contorni drammatici si aggiunge il paradosso di un “PNRR”, il piano di rilancio economico del paese, praticamente destinato tutto alle imprese. Per i lavoratori le uniche risorse messe a disposizione sono quelle degli ammortizzatori sociali, ovviamente insufficienti a garantire una vita dignitosa, mentre salari e pensioni devono subire il rialzo dei prezzi trainato dal pesante e odioso aumento delle bollette di luce e gas. Con la vertenza Alitalia questo Governo, perfetta espressione dei poteri forti europei, sta inoltre indicando la strada a tutto il padronato: 8000 esuberi, cancellazione del contratto nazionale, taglio del costo del lavoro, e tutto ciò da parte di un’azienda a totale capitale pubblico come ITA. Una linea confessata da Draghi durante l’assemblea di Confindustria, che significativamente gli ha tributato una appassionata “standing ovation”. A queste politiche scellerate si aggiunge la più grande arma di distrazione di massa del momento: il green-pass, uno strumento che nulla ha a che fare con la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Dei 270 Miliardi di euro messi a disposizione dal piano NextGeneration-EU, solo 22 sono destinati alla sanità. In un quadro dove sarebbe stato necessario affrontare il tema degli investimenti nella sanità pubblica, nella ricerca, il potenziamento della medicina di base, l’assunzione e la stabilizzazione del personale medico e paramedico, una campagna di test e tracciamento degni di questo nome, il Green Pass oggi è solo una foglia di fico che deresponsabilizza le istituzioni. Anche per scuola e trasporti siamo ancora all’anno zero. Il governo dei padroni ha solo a cuore la ripresa al massimo delle attività economiche e dei profitti. Non c’è nessun’altra ragione a guidarlo e a muoverne gli interessi. E’ ora di reagire a tutto questo. Basta con le compatibilità, i sacrifici e lo sfruttamento! L’11 OTTOBRE, manifestazioni nelle maggiori città italiane. L’11 OTTOBRE, a Roma, presidi sotto i Ministeri (Mise, Istruzione, Pubblico Impiego) e corteo da Piazza della Repubblica
L’11 OTTOBRE è Sciopero generale”.