“Abbiamo recentemente presentato presso gli uffici comunali un’istanza di accesso agli atti che riguarda l’estrazione e la consultazione delle deliberazioni che riguardano le varianti urbanistiche adottate e approvate in epoca successiva all’entrata in vigore della legge della Regione Lazio n. 1 del 1986”. Lo afferma Damiria Delmirani, presidente dell’Università Agraria, che torna a parlare di usi civici.
“È bene che si faccia chiarezza – spiega Delmirani – per arrivare ad una condivisa soluzione del problema degli Usi Civici per il quale l’opinione pubblica è indotta da spinte abnormi provenienti dalla politica cittadina e da Comitati eterodiretti a pensare che sussista qualche responsabilità dell’Università Agraria di Civitavecchia e della sua attuale governance. Proprio per questa ragione abbiamo recentemente presentato presso gli uffici comunali un’istanza di accesso agli atti che riguarda l’estrazione e la consultazione delle deliberazioni che riguardano le varianti urbanistiche adottate e approvate in epoca successiva all’entrata in vigore della legge della Regione Lazio n. 1 del 1986, sia in relazione all’adozione delle stesse ed eventualmente all’approvazione ove anch’essa fosse di competenza comunale, sia in relazione alle analisi territoriali approvate contestualmente all’adozione degli strumenti urbanistici. Inoltre abbiamo presentato un’analoga istanza di accesso agli atti per ottenere l’elenco dei permessi rilasciati e delle autorizzazioni per lavori pubblici concesse dopo l’entrata in vigore della legge della Regione Lazio n. 1 del 1986 in relazione alle aree risultanti gravate da usi civici in base alle analisi territoriali approvate da codesto Comune. Vogliamo cioè arrivare a dimostrare, e siamo convinti di poterlo fare, atti alla mano, che l’amministrazione comunale di Civitavecchia, almeno dal 1986 e sino ai giorni nostri non ha agito con la necessaria diligenza ed operato con la relativa prudenza nel concedere autorizzazioni edilizie in quei terreni in cui poteva bene essere valutata una consapevolezza di presenza di uso civico in capo al Comune stesso. Attendiamo che il Comune di Civitavecchia, comprendendo la bontà ed il pubblico interesse delle nostre ragioni, ci metta a disposizione senza indugio alcuno la documentazione richiesta”.
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giovanni
Quelli dell’università agraria dovrebbero spiegare ai cittadini prima di tutto perchè ancora oggi non si fanno le elezioni del comitato direttivo e cosa vuol dire “per arrivare ad una condivisa soluzione del problema degli Usi Civici ” non c’è da condividere nulla con la UA ma è qualcun altro che dovrebbe spiegare perchè ancora oggi nel 2022 ancora si parla del conte Guglielmi o dello Stato Pontificio o di licenze per costruire alloggi rilasciate regolarmente dal comune 30 o 40 anni fa e che oggi vengono bloccate perchè soggetti a vincoli demaniali.
Stiamo parlando di cose oscene perchè chi è legalmente competente sull’argomento lascia scannare i legali proprietari di immobili con personaggi della UA che pensano solamente a continuare a sopravvivere