“Non abbiamo intenzione di perdere tempo dietro personaggi inconcludenti, che usano i cittadini come trampolino per la loro visibilità politica”. Lo scrive in una nota l’Università Agraria commentando alcune reazioni negative alla sua proposta di confronto col mondo politico e con i comitati sul controverso tema degli usi civici.
Per l’ente, chi teme di confrontarsi sulla cartografia, sugli atti, sulle sentenze, sui documenti e fino ad ora ha soltanto alzato chiacchiere e chiesto voti, non sa o fa finta di non sapere. E per questa sola ragione tenta di far saltare il tavolo che è stato aperto e rompere ogni forma di dialogo, di approfondimento e di verifica della reale condizione di fatto e di diritto dei beni di cui si discute. “Non ci faremo ingannare – aggiunge l’Agraria – da chi non ha argomenti e non conosce nemmeno la reale situazione attuale, così come non si sono mai fatti ingannare i cittadini, che sanno bene da quale parte sia la ragione”. L’ente annuncia quindi che nel frattempo metterà in calendario gli incontri di chiarimento e documentazione, “facendo volentieri a meno – conclude – di chi non ha argomenti e non è disposto ad ascoltare le ragioni altrui”.