Una lettera nella quale esprime totale condivisione rispetto alla nota con la quale viene chiesto alla Direzione Regionale sugli Usi Civici di ritirare la determina regionale del 2013 che ha fatto esplodere il caos a Civitavecchia, ponendo in dubbio che circa cinquemila famiglie fossero ancora proprietarie degli immobili che avevano acquistato anni prima. Il consigliere della lista “Il Buon Governo”, Vittorio Petrelli, torna sul tema a lui più caro con una lettera aperta di totale condivisione rispetto all’iniziativa assunta nei giorni corsi dall’esponente regionale dei Cinque Stelle. Lo fa, peraltro, rilevando come l’azione di Porrello “si contrapponga all’inerzia degli altri due consiglieri regionali locali” e suggerendo di trasformare la nota in mozione del consiglio comunale. Solo così, secondo Petrelli, si potranno far uscire allo scoperto quei politici che da troppo tempo si nascondano dietro i burocrati di turno o addirittura ne sono i suggeritori ormai non così occulti.
AL CONSIGLIERE REGIONALE DEVID PORRELLO
“Gentile Consigliere ho letto con interesse la sua nota inviata alla Direzione regionale sugli Usi Civici riguardante l’improcrastinabilità del ritiro della determina regionale del 2013 la quale ha privato ingiustamente del diritto di proprietà circa 5.000 concittadini.
Rilevo con piacere come il suo contributo alla soluzione della ormai annosa Questione Usi Civici si contrapponga all’inerzia degli altri due consiglieri regionali locali.
Ho condiviso ogni riga della sua nota e la conclusione finale è identica a quella formulata dai capigruppo consiliari e indirizzata alla Direzione regionale competente.
Proprio per il suo interesse mi permetto di suggerire che se crede in suo contributo che si riveli efficace allora la strada di maggiore impatto è quella di trasformare quella nota in una Mozione del Consiglio regionale. Solo così si potranno far uscire allo scoperto quei politici che da troppo tempo si nascondano dietro i burocrati di turno o addirittura ne sono i suggeritori ormai non così occulti.
Ci troviamo di fronte a una burocrazia regionale che si arrampica su tutti gli specchi pur di non ricondurre nell’alveo della Giustizia una vicenda che è incredibile e che vede persino inapplicata una sentenza come quella dei Fondi Antonelli!
Il suo ruolo di Consigliere regionale le consente oggi di poter incidere maggiormente nella vicenda, sfruttando appieno le sue prerogative che, a mio parere, vanno esercitate in favore della collettività contrastando interessi opachi di qualche ente ormai screditato.
Credo che possiamo convenire sul fatto che siamo in presenza dei canoni di legittimità utili a chiamare il Consiglio regionale a pronunciarsi finalmente dopo una sentenza, la 66/’19, inequivocabile: gli Usi civici decadono “a far data dal 1827 per tutta la Tenuta delle Mortelle”.
Coraggio, Consigliere Porrello, sono a disposizione per fornirle qualsiasi forma di collaborazione ma il momento di agire e fare sul serio è ora non domani”.
Vittorio Petrelli