Il diabete è una malattia sistematica potenzialmente grave. La prevenzione è l’arma vincente per tenerlo sotto controllo mediante una dieta appropriata, il movimento, le cure e le vaccinazioni. La Asl Roma 4 offre gratuitamente ai diabetici i seguenti vaccini:
Antinfluenzale, Anti Morbillo – Parotite e Rosolia, Anti Varicella, Anti Difterite – Tetano e Pertosse, Anti Meningococco, Anti Pneumococco, Anti Herpes Zoster (a partire dai 50 anni di età)
Perché vaccinarsi per l’influenza?
L’influenza è una malattia virale estremamente contagiosa ritenuta impropriamente “banale” ma che può complicarsi tanto da richiedere il ricovero ospedaliero e, talvolta,
causare la morte. Sono più a rischio di complicanze le persone con più di 65 anni e i malati cronici. Perché ci si deve vaccinare ogni anno? I virus dell’influenza mutano ogni anno, per cui il vaccino deve essere adattato continuamente ai ceppi in circolazione.
Ci vogliono circa due settimane dopo la vaccinazione per sviluppare una risposta immunitaria adeguata, che durerà circa 6 mesi, per tutta la stagione influenzale. Ci si vaccina da metà ottobre a fine dicembre. Come mai anche le persone vaccinate possono presentare dei sintomi di tipo influenzale? Ciò può essere dovuto o al fatto che i virus influenzali mutano per cui la protezione del vaccino è parziale, o perché i soggetti anziani o con patologie croniche hanno una risposta immunitaria non ottimale oppure perché si tratta di una malattia da raffreddamento e non di influenza.
In ogni caso il vaccino riduce la sintomatologia e le complicanze.
Perché vaccinarsi per lo pneumococco?
Lo Pneumococco è un batterio che vive nel naso-faringe di molti soggetti, ma che può dare origine a varie patologie, tra cui Meningiti, Polmoniti, Otiti, Setticemie.
Si trasmette da persona a persona tramite la saliva, la tosse e gli starnuti. Sono particolarmente
vulnerabili i bambini nei primi 2 anni di vita, gli adulti dai 65 anni in su e le persone di qualsiasi età con patologie croniche. Esiste un vaccino, polisaccaridico coniugato,
rivolto verso i 13 ceppi più frequenti e patogeni di pneumococco; usato da molti anni anche nei neonati perché estremamente sicuro, in grado di generare anticorpi altamente specifici e determinare una memoria immunologica di lunga durata.
Dopo un anno ci si può vaccinare anche con un vaccino polisaccaridico 23 valente che protegge contro altri 10 ceppi di pneumococco, anche se per un periodo di tempo limitato a 5 anni. Ci si può vaccinare in qualsiasi momento, le patologie pneumococciche si verificano durante tutto l’anno e ci si vaccina una sola volta nella vita. La vaccinazione può essere associata a quella antinfluenzale
Perché vaccinarsi per tetano, difterite e pertosse?
Il tetano è causato da un batterio molto resistente e presente nell’ambiente che, penetrando attraverso le piccole ferite, (p.es una puntura di rosa) causa una malattia neurologica grave con una elevata mortalità. In Italia si registrano ancora un centinaio di casi all’anno, soprattutto tra gli adulti e gli anziani che non sono mai stati vaccinati. La difterite è una malattia infettiva causata da un veleno (tossina) prodotto da un batterio, che può provocare grave difficoltà respiratoria, insufficienza cardiaca e morte ed è ancora presente in molte zone del mondo, Europa compresa. La pertosse è una malattia respiratoria altamente contagiosa. Negli adulti causa generalmente tosse insistente, ed è spesso confusa con altre infezioni respiratorie, nei neonati è invece particolarmente pericolosa e può comportare il ricovero ospedaliero fino alla morte. L’immunità acquisita con la malattia o con la vaccinazione tende a ridursi nel tempo.