Due visite distinte, una dei Carabinieri e l’altra della Guardia di Finanza. Continua la processione delle forze dell’ordine all’ufficio urbanistico del Comune di Civitavecchia. Questo, perlomeno, stando a Radio Pincio, che sui suoi megahertz continua a diffondere quotidianamente notiziari che danno conto degli interventi dell’autorità giudiziaria in quello che, al momento, è l’ufficio comunale più chiacchierato.
E sempre stando a Radio Pincio sembra che questa volta nel mirino delle forze dell’ordine, che agiscono su mandato della Magistratura, vi sia lo stabile di via Bramante, sul quale i soliti Monteduro e Petrelli avevano presentato due distinti esposti alla Procura della Repubblica. Anche il palazzo di via Bramante, così come via Pinelli e Piazza XXIV Maggio, è ormai praticamente completato. L’attenzione degli inquirenti si starebbe incentrando soprattutto sulle volumetrie dell’immobile, in particolare sull’ultimo piano. Il via vai di uomini in divisa, conseguenza del susseguirsi di inchieste giudiziarie, starebbe creando una situazione di grande tensione all’interno dell’ufficio urbanistico. In tal senso andrebbe anche interpretata la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere l’ufficio per tutta la settimana. La riorganizzazione dell’attività delle sezioni dell’urbanistica di cui ha parlato il Comune nella nota stampa con la quale ha informato la cittadinanza dell’interruzione, sarebbe proprio diretta conseguenza del clima di tensione che si vive all’interno e che coinvolge funzionari e impiegati, i quali, a quanto si dice, non si fidano più gli uni degli altri. Un fatto, comunque, è certo: l’attenzione della Procura della Repubblica di Civitavecchia sulle questioni di carattere urbanistico è completamente cambiata nelle ultime settimane, come se la Magistratura avesse deciso di intervenire drasticamente su un settore particolarmente chiacchierato in città. Una sterzata, quella di via dell’Immacolata, che sembra anche essere diretta conseguenza di indicazioni arrivate dalla Procura della Repubblica di Perugia, competente per territorio dell’attività svolta dalla magistratura locale ed alla quale si erano rivolti alcuni firmatari di esposti.