Alla fine l’hanno spuntata i cittadini: i dossi di rallentamento installati su Via Don Milani verranno rimossi. Il Ministero dei Trasporti ha infatti decretato che in quel tratto di strada, essendo al alto scorrimento, non possono essere collocati dossi di rallentamento.
Una lunga battaglia quella portata avanti dai cittadini e dalla seconda circoscrizione sfociata poi nella presentazione del ricorso. Come si ricorderà, la via era stata più volte teatro di incidenti stradali, di cui uno particolarmente drammatico in cui perse la vita un giovane motociclista. Si era quindi cercato di trovare una soluzione, onde evitare il ripetersi di incidenti dovuti principalmente all’alta velocità. L’ex assessore Fiorentini aveva dapprima optato per l’istituzione del senso unico, che poi si rivelò fallimentare e venne difatti eliminato dopo appena un paio di settimane. In un secondo momento, Fiorentini propose l’installazione dei dossi di rallentamento: una decisione fortemente contestata dai residenti della zona ma anche dalla stessa circoscrizione, che avviarono di concerto una petizione popolare raccogliendo più di 1000 firme, proponendo delle alternative, quali l’installazione di apparati per il controllo della velocità; bande sonore; il divieto di sosta in entrambi i lati della strada, nonché corrimano per i pedoni o marciapiedi di piccole dimensioni. Proposte che non vennero prese in considerazione dall’ex giunta di centrodestra. Da qui, la presentazione del ricorso da parte dei cittadini poi rivelatosi vincente. Entusiasta, e non poteva essere altrimenti, il presidente della seconda circoscrizione, Giancarlo Frascarelli: “Il verdetto emesso è l’ennesima sconfitta dell’ex giunta De Sio, – ha detto Frascarelli – che ha gestito in modo barbarico questa situazione. Ho sempre sostenuto di essere favorevole a ricercare una soluzione per rallentare la velocità dei veicoli in quella via, ma lo si era fatto nel modo sbagliato. Ho già fatto richiesta al comandante della Polizia Municipale, Sisti, per la presenza di un vigile urbano nella zona, in vista dell’arrivo di venti nuove unità che saranno ben presto chiamate ad operare in città”.