Sarà probabilmente necessario attendere i primi giorni della prossima settimana per sapere se l’acqua è tornata potabile nella zona di viale Matteotti, dove dal pomeriggio di giovedì permane l’ordinanza che vieta l’uso per consumi domestici a causa di in inquinamento batterico riscontrato dai tecnici della Asl dopo i prelievi alla fontanella pubblica che si trova nella via interessata. Il provvedimento di non potabilità riguarda anche strade attigue a viale Matteotti, ovvero via Gobetti, via Paolo Antonini, via Etruria, via Nicolao Arcangelo, via degli Agricoltori, via dei Classiari, via dei Veliti, via Fratelli Cervi, via Fabio Filzi, via del Vomero e via Rodi.
Come spiegato ieri, l’inquinamento di tipo batterico, che nel caso in questione è dovuto alla eccessiva presenza di coliformi fecali ed enterococchi ed è quindi quasi sicuramente dovuto alle infiltrazioni di acqua fognaria nella rete idrica della zona, può essere eliminato facendo bollire l’acqua. Si tratta di una situazione completamente differente rispetto a quella dell’inquinamento da trialometani, che si era verificato frequentemente negli scorsi anni per l’eccessiva clorazione delle acque e che, essendo di carattere chimico, non poteva essere risolto direttamente dagli utenti attraverso la bollitura. Va considerato che di fronte ad un inquinamento di tipo batterico come quello riscontrato nella zona di viale Matteotti, l’acqua del rubinetto non solo non deve essere bevuta e utilizzata per scopi alimentari se non dopo la bollitura, ma non dovrebbe essere usata neanche per la pulizia dei denti. Va ricordato, infine, che l’ordinanza emanata dal sindaco Tedesco prevede la predisposizione, a carico di Acea, ovvero del gestore del servizio idrico, di forme di approvvigionamento alternativo.