“Il sindaco Tedesco dovrebbe fare chiarezza nella sua amministrazione e con la cittadinanza”. Lo sostiene il Comitato Sole intervenendo della vicenda forno crematorio, rimarcando che il primo cittadino, anziché cercare la presunta talpa che avrebbe diffuso il documento redatto a Palazzo del Pincio, dovrebbe chiarire perché quel documento, nel quale si giudica errato, anche per ragioni economiche, il contingentamento di 2080 salme l’anno al forno crematorio, sia stato elaborato e perché su quel carteggio, come minuziosamente indicato dalla Altair, si sono svolte numerose riunioni.
“La politica ci ha abituato a menzogne ed omissioni, non ci scandalizziamo ne ci indigniamo più di tanto, siamo abituati, ma rivendichiamo, come cittadini, ancor prima che come membri di un comitato, il diritto di sapere da che parte va l’amministrazione della città. La cosa grave non è che il documento sia finito e in che modo nelle mani di Altair, ma che qualcuno, in una città come questa, abbia commissionato un tale documento evidentemente, non se ne vede altro motivo, per poter avallare l’ipotesi che le prescrizioni precedentemente imposte, non avevano motivo di essere. Le denunce non restituiscono credibilità all’azione del Sindaco, che invitiamo a prendere provvedimenti politici significativi, tantomeno a quella dell’assessore Magliani che citiamo: “Non vi è stato mai alcun accordo in relazione alla gestione dell’impianto di cremazione né tanto meno una presentazione e/o scambio di documenti.” Allora perché tutti quegli incontri? Perché quel documento? Evidentemente i ripetuti incontri con l’amministrazione comunale, hanno trovato una controparte “ben disposta”, tanto che il Consiglio di Stato ha avuto modo di dar loro ragione. Di questo ci piacerebbe che il Sig. Sindaco rispondesse, almeno per 3 motivi. Il primo che più ci interessa, è la sua qualità di primo responsabile della salute pubblica, visto che le prescrizioni imposte sono motivate dalla questione sanitaria. Il secondo come capo dell’AC che tratta con una azienda per superare prescrizioni imposte dalla amministrazione precedente senza evidentemente esserne informato, citiamo: “Non ho partecipato alla riunione del 23 dicembre scorso, di cui ho comunque avuto notizia successivamente,” Il terzo motivo è sulla questione del famoso rapporto che la presunta talpa pare, a suo dire, aver consegnato nelle mani dell’Altair. Ci domandiamo perché il sindaco si preoccupa della talpa mentre dovrebbe, a nostro avviso, domandarsi perché questo rapporto è stato stilato, chi lo ha stilato e chi lo ha richiesto e per quale motivo e quando”.