Dopo la conclusione delle indagini sul cosiddetto rogo di Santa Severa, i legali degli imputati e quelli delle famiglie delle due vittime commentano la decisione della procura della Repubblica.
“Le accuse sono gravi, ma sono tutte da dimostrare”. È il primo commento dell’avvocato Antonio Maria Carlevaro, legale dei coniugi Sabatino Cipollini e Adriana Gigliotti, titolari della Rsa Villa Chiara di Santa Severa dove hanno perso la vita due anziani ospiti, Lamberto Di Berardino e Giovanni Marongiu, il 30 gennaio scorso, a causa di un incendio sviluppatosi, secondo l’accusa, per il malfunzionamento dell’impianto elettrico.
Diversi, ovviamente, quelli della parte civile, come l’avvocato Angela Pinto, legale della famiglia Marongiu. “Credo che la procura abbia svolto le indagini in maniera molto accurata”, ha detto. Si limita invece ad una sorta di no comment l’avvocato Luca Marconi, legale dei parenti di Di Berardino. “Non ho ancora letto gli atti – ha dichiarato – per cui non me la sento di dare giudizi affrettati”. Stessa cosa detta anche dall’avvocato Pietro Messina, che difende Maria Manea, così come l’avvocato Marco Testa, legale di Catarzina Mroz. Si dice certo di poter dimostrare l’estraneità della sua assistita invece l’avvocato Bruno Forestieri, che assiste Elena Saniuta. Sembra che nessuno dei legali però, abbia intenzione di ricorrere a riti alternativi, ma pure su questo si riservano una decisione dopo aver studiato approfonditamente gli atti.