L’ex consigliere comunale indipendente Mauro Cosimi ha indirizzato una lettera al commissario prefettizio, dottor Angelo Di Caprio e al segretario generale Pompeo Savarino, diffidandoli dal procedere in qualsiasi atto amministrativo riguardante il villino Bianca. Nella missiva Cosimi giudica non pertinenti al proprio ruolo le dichiarazioni rilasciate in merito alla richiesta di demolizione del villino da parte del dirigente dell’Area Urbanistica del Comune, architetto Francesco Correnti, al quale si era formalmente rivolto per avere chiarimenti.
Ma non è tutto. Cosimi afferma che non esistono atti amministrativi ad emendamento o modifica dell’iniziale elenco delle schede inserite nella variante 30, che tutela i beni architettonici precedenti al 1940, e che la scomparsa della cartella relativa al villino in questione rappresenta comunque un giallo da chiarire. Di là da questo aspetto, tuttavia, secondo l’ex consigliere l’assunto della variante 30 è chiaramente esteso anche al villino Bianca, mentre ulteriormente vincolante è una determina commissariale del 1994 sulla base della quale l’applicazione di indici di edificabilità superiori a 3 deve essere approvata nell’ambito di un piano di recupero. “Alla luce di questa determinazione ? scrive ancora Cosimi ? è fondamentale sapere se la richiesta di demolizione relativa al villino Bianca sia accompagnata da un piano di recupero o meno, mentre invito il commissario ad agire presso gli uffici competenti per verificare le risposte ai quesiti già posti, anche alla luce del fatto che per quella zona già pesantemente gravata dal cemento, si parla addirittura di un indice di edificabilità pari a 10 e che al posto della graziosa villetta sarà realizzato un palazzo di sei piani”.