Oggi ricorre l’80esimo anniversario dello sbarco in Normandia, al quale ha preso parte anche un civitavecchiese. Si tratta di Fernando Pistelli che non prese parte al memorabile evento storico del 6 giugno 1944 come militare combattente, ma come motorista navale imbarcato su una delle tante navi di appoggio che hanno trasportato automezzi e merci dall’Inghilterra in Francia contestualmente allo sbarco.
Durante il secondo conflitto mondiale era stato, come si diceva all’epoca “militarizzato sul posto di lavoro” in quanto, appunto motorista su navi mercantili, che operavano anche durante la guerra. Dopo l’8 settembre del 1943, data in cui divenne pubblico l’armistizio di Cassibile, l’atto della Seconda Guerra Mondiale che prevedeva la resa incondizionata del Regno d’Italia agli Alleati, la nave sulla quale era imbarcato venne requisita dall’esercito alleato e adoperata per il trasporto di materiali e mezzi per molti mesi dall’Inghilterra in Francia in occasione dello sbarco.
Dopo alcuni mesi dalla data di una delle più grandi invasioni anfibie della storia messa in atto dalle forze alleate per aprire un secondo fronte in Europa e dirigersi verso la Germania nazista, Pistelli riuscì a comunicare alla famiglia attraverso delle lettere di aver preso parte allo sbarco in Normandia, e successivamente, quando la situazione si fu calmata, a tornare a casa.
Anche se era nato a Roma, Fernando Pistelli era un civitavecchiese acquisito ed era molto conosciuto. In particolare, nel dopoguerra ha svolto la sua attività lavorativa per circa 30 anni come commerciante al mercato di Civitavecchia. Nei box di San Lorenzo vendeva caffè, che torrefaceva lui stesso con un macchinario, e surrogati del caffè.
Commovente il contento delle prima lettera inviata da Ferdinando Pistelli alla moglie Teresa: “Carissima Teresa, solo oggi mi è possibile farti due righe, io sto benissimo come mi auguro di tutti voi. Speriamo che finisca presto la guerra, così ritornerò da voi. Quello che ti occorre, spendi pure, non far mancare nulla a Ileana e Giuliana. Bacioni cari a te e alle mie pupette. Tuo Fernando. Saluti a tutti”.
1 Comments
giovanni
Tutti gli anni festeggiamo una operazione in cui noi italiani stavamo contro quelli che sbarcavano, forse facciamo finta di non ricordare