Polveri. Solo l’incremento del particolato determinato dalle polveri del deserto del Sahara, fenomeno che si va intensificando di mese in mese, ha portato qualche novità rispetto alla situazione ambientale di Civitavecchia. L’osservazione di tutto il mese di giugno attraverso i report settimanali pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, evidenzia ancora una volta una situazione assolutamente tranquillizzante per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico.
La media dei valori registrati negli ultimi quattro bollettini, relativamente alle sostanze inquinanti controllate, è infatti nettamente al di sotto delle soglie di allarme stabilite dalla legge e, soprattutto, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, riguardo ai biossidi di azoto, il cui livello di allarme scatta a 200 microgrammi, la media è stata inferiore ai 40 microgrammi sia al Porto, che a Villa Albani, in via Morandi e in via Roma. Leggermente in aumento rispetto al mese precedente, come detto in premessa, il particolato o PM10. L’arrivo delle polveri provenienti dal Sahara nella penultima settimana di giugno, ha fatto salire la media, rimasta comunque al di sotto dei 20 microgrammi sia al porto, che nella centralina di Villa Albani e complessivamente nel contesto cittadino. Vale la pena di ricordare che per il PM10 o particolato la soglia di allarme è fissata a 50 microgrammi. Stabile il valore del monossido di carbonio rilevato sia nella centralina di via Roma che in quella di Fiumaretta. Sempre a Fiumaretta, il valore del benzene è rimasto stabile, sempre attorno a 0,2 microgrammi. Anche le centraline che si trovano nei quartieri non hanno fatto registrare situazioni di allarme. Relativamente alle polveri ultrasottili, il cui valore massimo non deve superare i 25 microgrammi, la media è stata ampiamente inferiore ai 10 microgrammi in tutte e quattro le centraline dove la sostanza viene controllata, ovvero a Sant’Agostino, al Faro, a Campo dell’Oro e a Fiumaretta.