“Illustre Sindaco,
prima di compiere questo gesto ho riflettuto a lungo, dati i poco idilliaci rapporti che intercorrono tra noi, a causa dei non condivisibili provvedimenti che stanno caratterizzando la sua amministrazione e che hanno innalzato con il sottoscritto, una barriera che ha addirittura interessato la sfera dei rapporti personali. Spero solo che questa iniziativa non sia strumentalizzata con un uso distorto per fini politici”.
“Ho abbracciato la causa degli ambulanti della così detta “Palmetta” per spirito di servizio, sempre più convinto della validità delle loro ragioni in difesa del diritto al lavoro, cui Le sono state manifestate con un atteggiamento non conflittuale ma di collaborazione malgrado il caparbio Suo rifiuto al dialogo. Ora, mi permetta un suggerimento: Si crei le condizioni affinché, quando questa avventura amministrativa sarà alle sue spalle, che per il bene della mia città, mi auguro avvenga il più presto possibile, non debba dolersi di qualche impuntatura che potrebbe aver segnato negativamente la vita di altri. Quanto poi, alle motivazioni riportate sulla relazione tecnica per giustificare le finalità degli interventi qualificanti su Piazza Regina Margherita, si rimane perplessi perché l’uso di quel sito assolve già alla funzione che si prefissa l’amministrazione: il mattino è occupato dalle operazioni mercatali, mentre sin dalle ore vespertine è a disposizione della comunità per altri usi. Dov’è quindi il problema? Aldilà, quindi, della più ordinata disposizione dei banchi di vendita, la vera ristrutturazione pare essere rappresentata dall’asportazione dell’attuale tensostruttura che, se pur poco elegante, è funzionale allo scopo cui fu innalzata sia per gli operatori che per gli utenti del mercato. Lei è stato eletto dal popolo per servirlo, non per vessarlo vestendo i panni del “podestà”. Non ho nulla da insegnarle, è abbastanza adulto per capire che un atto di umiltà, se mai riuscirà a compirlo, non è una sconfitta ma la dimostrazione che sa sacrificare l’ orgoglio personale all’amore per il prossimo. Non ho altro da aggiungere, se non sperare che riveda la sua ostile posizione alla luce anche degli ultimi avvenimenti che stanno ostacolando il famoso restyling.Distinti ossequi”.
Civitavecchia 07 gennaio 2011
Vincenzo Monteduro