Ho letto con interesse l’iniziativa del Comune tesa a festeggiare, con una giornata dedicata totalmente ai bambini il Carnevale 2011: l’iniziativa in sé è degna di ogni rispetto e di ogni benevola considerazione e su questo non mi sembra ci possano essere dubbi o remore.
Qualche perplessità, peraltro, l’avvenimento la suscita, in particolare, presso i gestori di attività commerciali di tipo “fisso” ubicati nei pressi di corso Marconi ovvero dell’area in cui materialmente si svolgerà la programmata manifestazione, in relazione al fatto che il Comune ha aperto tale area anche ai “bancarellari”, ovvero a coloro che in corrispondenza di Fiere, avvenimenti folcloristici e “mercatini” di vario genere e natura affollano le strade per offrire di tutto e di più ai cittadini che godono degli avvenimenti indicati. In un momento di palese stagnazione economica, apparente solo per il Governo, in cui gli affari segnano il passo presso tutte, o quasi tutte le attività commerciali al “dettaglio”della città, sembra non proprio “felice” l’apertura dell’area ai “mercatali” le cui spese di gestione, peraltro, non sembrano essere paragonabili a quelle di un esercizio commerciale di tipo “fisso” e , questo, lo sanno tutti, perfino i bambini dell’asilo, quando riescono ad iscriversi! Ma quello dell’Asilo infantile è un altro film, come quello della Centrale Enel e dell’amianto, che il conosciuto e rinomato Multisala “Old Civitavecchia” mantiene in cartellone, con incassi da record, ormai da decenni ed i cui protagonisti sembrano essere “inossidabili” agli agenti politico-atmosferici. E così, sembra quanto mai opportuno che i gestori di attività commerciali “fisse” si muniscano di apposito triciclo, camuffato da dromedario o da drago, vista la massiccia presenza di bambini orientali e nordafricani, i cui genitori gestiscono “bancarelle” o esercizi ” volanti” di tutti i generi e provino a tuffarsi nella movida carnevalesca per riuscire a vendere il coriandolo o la trombetta o qualsivoglia articolo che i bambini gradiscono per festeggiare il carnevale: dopo il “posto di lavoro a contratto a termine”, si possono ben inaugurare gli esercizi commerciali “on call”, ovvero “su chiamata”: l’assessore al commercio potrebbe indire delle interessanti “riffe” per l’aggiudicazione di “percorsi” di vendita ai gestori di esercizi “fissi” … dopo le strisce “blu” questa sarebbe un’altra magnifica occasione per fare “cassa”! Al di là di ogni bonaria ironia il problema si presenta concretamente in un non vasto spaccato cittadino in cui le attività al “dettaglio” hanno subito e subiscono, senza remissione di peccati, l’offensiva degli Ipermercati e delle grandi piattaforme commerciali che lasciano magrissimi, se non inesistenti margini di utili ai dettaglianti, in tale panorama ci mancava solo la “calata” dei mercatali “carnevaleschi” per rendere il quadro più attraente. Ma l’Assessore al Commercio dicono abbia un fine senso dell’humour ed allora si sa: “A carnevale ogni scherzo vale” anche se trattasi del classico “scherzo da prete”… con tutto il mio laico rispetto verso i ministri di Dio!
Gabriele Pedrini
Il Segretario Federale Fiamma Tricolore