M’è capitato di cogliere da bambini in uscita da una scuola elementare un paio di risposte a mamme che s’informavano sulla mensa del giorno: “…pranzo da Ospedale” ha sbottato un maschietto; “ci danno sempre le stesse cose”, ha rincarato una femminuccia ! ( …giuro che è vero !).
A tal proposito, al dibattito che si va animando in questi giorni sul lamentato, previsto rincaro delle rette, ed augurandomi che possa presto approdare in un Consiglio Comunale aperto ad hoc, aggiungerei di non sottovalutare, anzi trattare in dovuta contestualità, anche tutti gli altri requisiti nutrizionali, energetici, qualitativi ed organolettici cui dovrebbe rispondere un’alimentazione dello sviluppo infantile, non escluse un’accattivante presentazione e facilitata consumazione . Per dirne una a caso : dareste voi genitori ai vostri pargoli da masticare un pallido panino mollacchero o una marmorea mela “green-small-size” che non sfigurerebbe in gioco su un tavolo da biliardo?
E che dite : ci starebbe male, prevedere nel corso dell’anno , anche qualche improvvisata “visita d’assaggio” istituzionale o genitoriale delegata “a campione” a ore di mensa?
Gennaro Goglia
dalla strada