Civitavecchia perde uno dei figli più amati e che maggiormente l’hanno amata. Se ne è andato il dottor Odoardo Toti. Aveva 90 anni e per l’intera esistenza è stato un infaticabile animatore del mondo culturale cittadino, attraverso la sua straordinaria passione per la storia e, in particolare, l’archeologia. Insieme alla sua professione di stimatissimo farmacista, aveva coltivato un vero e proprio amore per la Civitavecchia delle origini. La sua vita, sia dal punto di vista professionale che da quello relativo alle sue grandi passioni culturali, è stata intensa di studi e iniziative.
Negli anni ’50 era stato il promotore della rinascita dell’Associazione Archeologica Centumcellae, della quale ha poi ricoperto la carica di Presidente e per la quale ha prodotto una miriade di iniziative. Notevole l’attività anche nei centri del comprensorio. Ad Allumiere aveva fondato l’Associazione Archeologica Adolfo Klitsche de la Grange e il Ministero della Pubblica Istruzione gli aveva conferito l’incarico di ispettore onorario alle antichità di Allumiere, Tolfa e Santa Marinella. Successivamente era stato tra i membri effettivi del Comitato per le Attività Archeologiche nella Tuscia presieduto dal profesor Massimo Pallottino. Tra il 1959 e il 1976 aveva condotto scavi e ricerche per conto della Soprintendenza alle Antichità dell’Etruria Meridionale nelle necropoli etrusche di Colle di Mezzo e -Bandita Grande ad Allumiere, nell’abitato etrusco de La Castellina, negli abitati della prima età del ferro in località Torre Valdaliga e in quelli protostorici di Monte Rovello. Nominato cittadino onorario di Allumiere proprio a fronte della sua grande attività culturale, era stato in seguito invitato al Congresso Internazionale di Scienze Preistoriche e Protostoriche e insignito della medaglia d’oro dell’E.P.T. di Roma. Nel 1970 era stato chiamato dalla Soprintendenza per curare la sezione preistorica e protostorica del Museo Nazionale di Civitavecchia. Nell’ambito della sua attività professionale, nel 1979, quale membro della direzione della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera, aveva organizzato a Civitavecchia un Congresso Internazionale sulla distribuzione in dose unitaria dei farmaci in ambiti ospedalieri, che venne adottata per la prima volta in Italia proprio nell’ospedale cittadino. Tornando alla sua grande passione per la storia e l’archeologia, nel 1992 era stato tra i relatori per il centenario della morte di Padre Alberto Guglielmotti; analogo ruolo, nel 1995, aveva svolto in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Calisse.
Nel 1996 era stato chiamato a far parte del Comitato Scientifico per i beni culturali e ambientali presso il Centro di Doc0umentazione Urbanistica del Comune di Civitavecchia e ricevuto il Globo d’Oro per l’impegno profuso nello studio della storia della sua città. Nel 1998 era stato impegnato in un rinnovamento globale del Museo Archeologico, Naturalistico e Minerario di Allumiere nel quale aveva impiantato un laboratorio di Palinologia. Nel 2005 era stato tra i fondatori della Società Storica Civitavecchiese e aveva ricevuto il Premio Traiano. Numerosissime le sue pubblicazioni.
La notizia della scomparsa del dottor Toti ha fatto rapidamente il giro della città suscitando dolore e cordoglio. Tra i primi messaggi pervenuti, quello della Presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco, che ha ricordato la lunga collaborazione e i molti progetti che si stavano tuttora portando avanti.
1 Comments
GIZIO
Non solo un faro nelle cultura storico archeologica cittadina e del comprensorio ma anche fondatore delle sezioni prima della Lega Nazionale contro la distruzione degli uccelli poi diventata Lipu e del WWF di Civitavecchia.
A lui si devono il tentativo di creare il Parco regionale dei monti della Tolfa a fianco di Fulco Pratesi e Francesco Petretti del WWF lazio.
Un ambientalista vero dagli anni 1970, un faro Dino ci mancherai.
Un abbraccio a Enrico e Luisella