“Un Grazie di cuore alla città, a tutti coloro che in questo momento così difficile per me e la mia famiglia, per Ramona e famiglia, ci sono stati vicini manifestando il loro cordoglio fattoci giungere in tutti i modi possibili, con parole, lettere, telegrammi, SMS, tramite Facebook ad anche solo con uno sguardo, per la morte di un ragazzo, un magnifico ragazzo che troppo presto ci ha lasciati”.
“A Ramona voglio dire grazie per aver regalato ad Andrea sette anni bellissimi, sicuramente i migliori della sua vita. Con lei era felice, veramente felice e innamorato, così come lo era lei di lui. Hanno vissuto questo periodo con la vivacità, la sincerità, la gioiosità e l’amore che come padre auguro a qualsiasi coppia. Il grande amore per Ramona, e quello che lei gli ricambiava, lasciavano intravedere una unione felice e duratura. Invece è durata solo sette anni, vissuti intensamente, che pure hanno reso noi genitori, parenti ed amici veramente felici.
Erano meravigliosi, insieme. Mia moglie ed io eravamo felici e orgogliosi di loro, e altrettanto lo erano i genitori di lei, Marina e Mauro Campidonico, che non esito a definire persone stupende. Con la scomparsa di Andrea è venuto a mancare un figlio eccezionale, che in relazione ai rapporti che ci univano, era anche un fratello eccezionale e un amico eccezionale. Sono sicuro che sarebbe stato anche un buon marito ed un buon padre.
Di fronte a una tale irreparabile sventura, a cui sicuramente non ero preparato, mi chiedo come si possa morire a nemmeno 27 anni, come si possa lasciare sola una persona con un sogno spezzato a 26 anni, come pure è successo alla sua fidanzata: il destino, così crudele con Andrea, non è stato meno amaro con Ramona, una ragazza splendida, solare, che voglio ribadire, ci ha regalato sette anni di amore e felicità.
Voglio ancora dire un grazie riconoscente a quanti, pur non conoscendoci e non essendo residenti a Citavecchia, hanno voluto manifestare la loro partecipazione al dolore che provo, la loro solidale vicinanza, così importante in questo momento.
Un grazie di cuore consentitemi di rivolgerlo agli amici di Andrea e Ramona: sono stati magnifici, si sono dimostrati impareggiabili, ci hanno fatto capire veramente quanto Andrea era benvoluto da loro, quanto bravo era stato lui a scegliersi un’ottima “compagna” per la sua vita ed un’ottima comitiva di amici. Sono giovani che ci aiutano a capire come in questo mondo esistano tanti aspetti positivi e promettenti di cui, purtroppo, a volte non ci accorgiamo. Grazie, ragazzi, per ciò che avete fatto, e per l’amicizia e l’affetto che avete dato ad Andrea.
Quanto a me, la vita ha voluto mettermi di fronte a questa difficilissima prova: spero che con il vostro aiuto e con tanta, tanta fede, riuscirò, unitamente a mia moglie e a mio figlio Mauro, a trovare la forza per andare avanti ed essere di conforto a Ramona, con la quale Andrea si sarebbe dovuto sposare. Due giorni prima del drammatico incidente, eravamo stati a prenotare il pranzo di nozze.
Nel mio cuore, nel nostro cuore, non c’è e non può esserci spazio per nessun tipo di odio o di rancore nei confronti di nessuno: c’è solo un grande dolore ed un grande vuoto lasciato da un ragazzo straordinario, da un figlio che migliore non poteva essere.
Sono, siamo, io e mia moglie, distrutti dal dolore, ma orgogliosi di aver generato un tale figlio. Grazie, Andrea”.
Alvaro Balloni, papà di Andrea