È allarme processionaria in varie città italiane. Favorito dal caldo anomalo di alcune giornate di febbraio, l’insetto si è mostrato in anticipo rispetto alle sue consuetudini, infestando numerose piante. Anche a Civitavecchia si segnala da più parti la presenza di questo pericoloso lepidottero.
A denunciarlo sono molti cittadini, a partire dai frequentatori del dog park dell’Uliveto dove si protendono i lunghi rami dei due pini che si trovano all’interno del vicino istituto scolastico. Circa un mese fa, a seguito delle numerose sollecitazioni da parte dei proprietari di cani, era stata effettuata una disinfestazione senza però risolvere il problema non essendo stati eliminati i nidi della processionaria. Nei giorni scorsi una guardia zoofila è dovuta ricorrere alle cure del proprio medico a seguito di un involontario contatto con questi animaletti. Questo insetto è pericoloso per le piante, in particolare pini e querce a cui succhia la linfa distruggendo foglie e rami giovani ma può provocare seri danni anche agli esseri umani e, soprattutto, ad animali come cani e gatti che annusano il terreno dove si muove questo bruco. Dotato di peli urticanti può provocare forti reazioni allergiche negli esseri umani, come dermatiti ed infiammazioni. Nei cani può arrivare a causarne addirittura la morte bloccandone le vie respiratorie. Da evidenziare che molti studenti, in attesa dell’apertura della scuola vicina, spesso sostano sedendosi proprio sotto i pini di via Adige. Preoccupati i genitori dei ragazzi e anche gli abitanti di Campo dell’Oro, dove alcuni cani sono stati costretti alle serie cure di veterinari per essere entrati a contatto con la processionaria. Anche i frequentatori della piccola pineta alle spalle di via Bramante chiedono al sindaco, anche come massima autorità sanitaria, di intervenire con urgenza per debellare definitivamente i nidi della processionaria.
1 Comments
Sandro Cozzi
Se può interessare l’autorità sanitaria comunale (il Sindaco, Ufficiale Sanitario) lo scorso anno ho avuto modo di vedere una fila – non più di una trentina di individui – di questi animali nel giardino del Pincio, nella zona giochi, per fortuna al momento deserta, dove sono presenti le essenze che ospitano la processionaria. Non so se chi di dovere abbia fatto i controlli stabiliti, se ne sia accorto e abbia fatto, all’epoca, le dovute disinfestazioni.