“Siamo arrivati alla conclusione della stagione estiva e con essa anche alla verifica dei riscontri alle istanze presentate in qualità di consigliere comunale su alcune situazioni che in città hanno dato adito a più di un dubbio circa la legittimità delle autorizzazioni rilasciate”. Lo dichiara il capogruppo de La Svolta, che torna anche sulla vicenda dell’Isolotto del Pirgo.
“Partiamo dalla vicenda dell’isolotto del Pirgo che – spiega Attig – secondo l’impostazione data da Palazzo del Pincio, sarebbe equiparabile in tutto e per tutto a una spiaggia e quindi a una concessione per uno stabilimento balneare.
Tralasciando in questa sede ogni considerazione di merito circa questo presupposto, che sarà poi oggetto di successivi interventi, dalla documentazione rilasciata a seguito dell’accesso agli atti non si può non sottolineare come risulti che “agli atti degli uffici comunali non si ha documentazione inerente” piani di sicurezza e vie di fuga per le attività avviate sullo stesso isolotto del Pirgo, che sono a tutti gli effetti attività di somministrazione con tanto di spettacoli musicali e di intrattenimento, che hanno richiamato e continuano a richiamare nelle serate di massimo afflusso centinaia di persone che affluiscono sull’isolotto.
Mettendo per ora da parte gli aspetti più squisitamente amministrativi (ma comunque altrettanto sostanziali ai fini della regolarità degli atti) circa la legittimità della concessione demaniale pluriennale, non si può non rilevare come soprattutto per la sicurezza, sia gravissimo che il Comune non solo dichiari candidamente di non avere i piani, ma abbia ritenuto di subordinare le autorizzazioni all’ottenimento di pareri e nulla osta degli altri enti interessati, anziché procedere con una conferenza dei servizi o comunque verificare preventivamente la disponibilità di tali pareri e nulla osta.
Come mai invece i controlli a quanto pare non sono stati fatti né prima né dopo? E lo stesso parrebbe valere anche per il necessario collaudo e per l’agibilità dell’isolotto stesso. Non solo dunque dai documenti non si evince nessuna spiegazione su quale soluzione abbia consentito, dopo oltre venti anni di dinieghi degli uffici comunali per qualsiasi tipo di attività, di rilasciare l’autorizzazione a installare strutture e fare serate danzanti su un isolotto di cui neppure si conosce la stabilità e la portata, ma addirittura risulta evidente l’assenza di ogni documento normalmente necessario ad avviare ogni tipo di attività di questo genere.
Alla luce di tutto questo, fermo restando che le risposte che non è stato possibile ottenere dall’accesso agli atti, dovranno comunque, essere date nelle sedi opportune, si stigmatizza il ruolo del Sindaco, che anziché vigilare e approfondire sulla regolarità degli atti soprattutto per la sicurezza per l’incolumità delle persone, ha cercato di minimizzare l’intera vicenda, e dell’assessore al Demanio Marittimo Manuel Magliani e del suo consigliere di riferimento Mirko Mecozzi, che ha seguito molto da vicino l’intera vicenda, i quali hanno fatto spallucce di fronte a ogni tipo di richiesta di approfondimenti e legittima perplessità, non degnandosi neppure di approfondire le questioni sollevate il primo rispetto al suo ruolo di indirizzo, e il secondo rispetto all’ancora più importante ruolo di controllo che spetta ad ogni consigliere comunale”.
8 Comments
identità
ricordatevi che eravate alleati,quindi siete fatti della stessa pasta!
identità
signori “svolta” se ritenete che ci sia qualcosa di losco,denunciate!
o sperate sempre in un ripescaggio ,per ruspà quarcosa?
Antonio
Un vero schifo il pirgo è stato preso in gestione dai parenti e amici stretti… di questi politici, solo ai poveracci fanno I controlli e gli indagini c’è qualcosa che non quadra tra giustizia e politica in questa città.
trump
le liste elettorali le abbiamo viste tutti.
E’ stata fatta una scelta, tappandoci il naso “per vendetta contro la giunta cozzolino”.
questo è il grande risultato!!!
ricordatevelo alle prossime elezioni.
giovanni
Posso anche sbagliare data l’età ma riguardo alla sicurezza mi sembra di ricordare che la passerella da cui si arriva all’isolotto, a suo tempo, non poteva essere considerata via di fuga in caso di emergenza per cui lì sopra non potevano essere realizzate attività come le attuali.
Se poi il basso fondale tra l’isolotto e la spiaggia vuol essere considerata via di fuga allora si può fare di tutto.
renzopiano
leggere l’articolo da un sito:
https://etrurianews.it/2021/08/03/civitavecchia-lisolotto-del-pirgo-prende-forma-che-dire-sta-venendo-da-paura/
scritto in maniera entusiastica da non sò chi, sembra però abbastanza di parte
questo un estratto,.
Dalle uscite di sicurezza al piano di salvataggio che prevede, nelle ore di apertura, addetti alla sicurezza pronti ad utilizzare un piccolo molo fatto nascere tra le pietre di cava buttate come frangi onde dove, al riparo dal mare in tempesta e con l’acqua calma, un gommone e una moto d’acqua sono pronti ad entrare in azione in ogni momento.
Rufus TerraNera
Ricordo che questa fu una delle osservazioni fatte sul “nuovo pirgo”, in relazione al fatto che così come era stato progettato non poteva essere legalmente fruibile per attività di spettacolo in genere e somministrazione. Si criticò molto, allora, che dopo tanto lavoro e soldi spesi si era creata “solo” una terrazza sul mare. Ennesima occasione sprecata di una marina, o waterfront di tideiana memoria, mai realmente completata a regola d’arte. Vedi la nave-fontana al centro della marina
Phil M
Phil M 13/9/2021
Per quanto mi riguarda, sono del parere che quando si presume che siano avvenuti abusi e/o negligenza nel territorio e/o nell’esercizio di manufatti ivi presenti, sia consigliabile nei modi opportuni denunciare il tutto alle competenti autorità. Se poi tali osservazioni vengono elevate da Consigliere Comunale, per evitare che cade tutto nel dimenticatoio se si ottengono chiarimenti in proposito e/o finire in “cogna mediatica” per altre ragioni, sempre di interesse politico cittadino, si rende noto che la struttura del PIRGO e relativa spiaggia sono sotto la giurisdizione del Demanio Marittimo che ne regola concessioni, canoni e quant’altro, disciplinandone l’uso.