“Mentre si avvicina la data delle elezioni amministrative, dispiace constatare come nel dibattito politico manchi ogni riferimento degno di nota al post carbone. Enel ha sempre avuto un ruolo importante nella vita politica cittadina, spesso decisivo, condizionandone, nel bene e nel male, gli esiti. La centrale a carbone verrà chiusa definitivamente nel 2025, ma già ora, dopo un ultimo picco produttivo conseguente al venir meno del gas russo per la guerra in Ucraina, è diminuita sensibilmente la produzione di energia elettrica”. Lo afferma Alleanza Verde Sinistra Civitavecchia che si rivolge in particolare ad Enel.
“In questa fase preelettorale – spiegano da Avs – e di transizione energetica sarebbe logico attendersi che Enel proponesse le sue strategie future, se non altro per rispetto dovuto alla città e al suo comprensorio per i decenni di attività. Invece registriamo soprattutto il suo silenzio. Dopo la decisione di rinunciare alla riconversione a gas della centrale, presa anche a seguito della grande mobilitazione della cittadinanza contro ogni forma di ulteriore utilizzo delle fonti fossili, sembrava che gli interessi dell’Azienda elettrica fossero orientati soprattutto verso attività legate alla logistica, in qualche modo in contro tendenza con la sua mission tradizionale, ma ad oggi nessun progetto o piano industriale è stato reso noto, alimentando con ciò i timori per il futuro industriale e occupazionale del territorio, nonché per il destino delle aree, pregiate, lasciate libere dagli attuali impianti. Enel è e resta una realtà importante: se si impegnasse nell’immediato nella bonifica del sito, nello smantellamento graduale dei gruppi e, soprattutto, sul fronte delle energie alternative al fossile con progetti seri e virtuosi di medio periodo, quali ad esempio gli accumuli dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, sarebbe un volano importante per lavoratori e imprese locali, darebbe nuova e buona occupazione e costituirebbe un valore aggiunto per la città e per l’intero Paese. Al contrario, se Enel avesse in mente il totale disimpegno dal territorio e magari di alienare le aree per capitalizzare e investire altrove, sarebbe un ulteriore beffa che la città e il suo territorio non meritano. Infine, ma certamente non ultimo in ordine di importanza, il giudizio negativo sull’amministrazione comunale uscente (si spera definitivamente) sul tema: in questi anni, nonostante le nostre continue sollecitazioni, nulla ha fatto per preparare la città al post carbone e niente nei confronti dell’Enel: è l’immobilismo totale di una giunta che pure sbandiera continuamente la filiera di potere con Regione e Governo come carta politica vincente. Le recenti sollecitazioni pubbliche di alcuni esponenti della Giunta Tedesco verso Enel, affinché chiarisca quali siano le sue intenzioni future, risultano tardive e inefficaci e, pur se lette in chiave di campagna elettorale, persino patetiche”.
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sandokan
come ho già scritto,occore porre le richieste al governo,che alla fin fine controlla ancora l’enel!