Come se non bastassero i gravissimi problemi finanziari derivanti dal crollo delle entrate in conseguenza della pandemia, dai costi di gestione che continuano ad essere altissimi e dai ristori del Governo che tardano ancora ad arrivare, il bilancio 2021 dell’Autorità Portuale si è dovuto appesantire negli ultimi tempi di un ulteriore fardello di poco superiore ai 200mila euro. A darne notizia è Shipping Italy, quotidiano on line del trasporto marittimo con sede a Genova. In un articolo pubblicato nei giorni scorsi racconta della paradossale situazione che ha portato Molo Vespucci a perdere 220 mila euro in soli sette minuti.
Già, i sette minuti intercorrenti tra le 12,07 e le 12 dello scorso 31 marzo, data e ora nella quale dovevano pervenire le offerte per la cartolarizzazione del credito vantato dall’Authority nei confronti della Compagnia Italiana di Navigazione del gruppo Moby, società vicina al fallimento e che ha ottenuto nel luglio scorso l’ammissione al concordato preventivo da parte del Tribunale di Milano. L’ente portuale vantava un credito di due milioni e quattrocento mila euro che, come detto, ha deciso di cedere, appunto attraverso la cartolarizzazione, aprendo alle offerte degli istituti di credito e finanziari. A presentare quella migliore era stata la società Borghese Uno srl, che aveva proposto un milione di euro, superando ampiamente la J-Invest che, dal canto suo, aveva messo in busta la proposta di 780mila euro. Il problema è sorto quando però a Molo Vespucci si sono accorti che in realtà l’offerta della Borghese Uno era stata presentata sette minuti dopo la scadenza, fissata alle 12 del 31 marzo 2021. Di conseguenza, il Comitato di Gestione ha dovuto procedere con l’accoglimento della seconda offerta pervenuta nei termini corretti, che era proprio della J-Invest, ma per soli 780 mila euro, ovvero 220mila euro in meno di quelli offerti in lievissimo ritardo dalla Borghese Uno. Insomma, sette minuti costosissimi e pesantissimi per un bilancio dell’Authority che si trova già col fiatone.
4 Comments
giovanni
Basta cacciare chi doveva controllare farsi ridare il valore dell’errore e i 220mila € si recuperano
marco
ma no,al più gli daranno una promozione!
siamo in italia.
Vasco
Dove’è il problema? La società ha inviato in ritardo l’offerta non c’era altro da fare che assegnare quella valevole. Mi sembra che si voglia solo fare zizzania.
marco
effettivamente l’articolo è un pò fuorviante.
il fatto è che l’autority è sempre “sotto attacco”.
faccio ammenda.