“Il biodigestore è un argomento da prendere estremamente sul serio. Proprio per questo, alcune letture o interpretazioni non possono essere accettate con leggerezza. A tenere alta l’attenzione sul biodigestore, se a parlare sono gli atti amministrativi e non con slogan, è infatti esclusivamente l’Amministrazione comunale”. Il Sindaco Ernesto Tedesco e il vicesindaco con delega all’ambiente Manuel Magliani parlano del progetto del megadigestore.
“O meglio, – affermano dal Comune – anche Pd e Movimento 5 stelle hanno un’attenzione molto alta sul biodigestore proposto da Ambyenta Lazio: ma è quella che purtroppo la Regione Lazio sembra riservare a questo progetto, accarezzandolo insistentemente nonostante una netta espressione sfavorevole del territorio. Infatti, mentre la giunta Tedesco dà seguito in ogni sede al mandato del consiglio comunale, l’amministrazione regionale si esprime, invece e purtroppo, in una direzione ostinata e contraria: e il 20 dicembre convoca una conferenza dei servizi per il 22 dicembre! Scelta dal sapore, per così dire, “dejà vu” da parte della Regione Lazio. Al Comune tuttavia non si va in letargo neanche a Natale, specie su certi argomenti, perciò abbiamo fatto la nostra parte ribadendo il no al biodigestore a Monna Felicita, senza bisogno degli illuminanti suggerimenti di Pd e M5s. Ben vengano quindi le sincere mobilitazioni a salvaguardia di un territorio che vuole legittimamente voltare pagina. Ma non contro il Comune vanno rivolte, essendo l’unico ente che ha espresso parere non favorevole nella seduta di ieri, bensì verso la Regione, dove centrosinistra e Movimento 5 stelle non solo sono in maggioranza, ma hanno addirittura almeno tre consiglieri regionali di riferimento cui rivolgere i loro suggerimenti, oltre che assessori. Per il resto, come già avvenuto proprio per lo stop al quarto gruppo di Tirreno Power, possiamo dire che noi realizziamo i sogni degli altri: speriamo di fare altrettanto scongiurando il progetto del biodigestore”.
7 Comments
giovanni
Provate a pensarci: il biodigestore in se per se non è un pericolo, tratta l’immondizia che altrimenti verrebbe ammucchiata come avviene ora nella discarica esistente producendo metano ed altri olezzi che se ne andrebbero in giro miscelati all’aria che respiriamo, il grosso pericolo è provocato dai vari politici che ci vogliono mangiare sopra.
Gli strumenti per controllare un impianto del genere ci sono e sono validi solo se il sindaco della città, nel cui territorio è realizzato, possiede un pulsante sulla sua scrivania con cui mandare in blocco l’impianto ha il coraggio di premerlo quando i valori ambientali superano quelli concordati.
Non saremmo i primi in Italia ed in Europa a trattare i rifiuti con questo metodo.
Siamo solo capaci di pagare qualcuno che se li porti via per trattarli in un biodigestore guadagnandoci sopra.
Eva
Er PD E 5 STELLE de ZINGARETTI LO VOGLIONO
Eva
Sarei curioso de senti D anto d ambrosio e Lucernoni
Rufus TerraNera
Giovà, ormai ai civitavecchiesi non frega più niente, vogliono parlare e straparlare solo del covid.
Tutti diplomati scienziati al Calamatta.
Che 2 palle !!!!!
Francesco
Giovà, hai ragione non al 100, ma 300%. Ho girato il mondo e di biodigestori, anche nel centro di grandi città (Vienna, solo per esempio) ce ne sono in quantità, senza problemi di inquinamento. Ma hai ragione anche nel dire che il vero problema sta, sì, nel fissare i parametri, ma soprattutto nel controllo attento, quotidiano e nel chiudere i rubinetti e mandare in galera il colpevole non appena il solito furbetto della parrocchietta ne approfitta. E’ così che si fa nei paesi civili. Il NIMBY (non nel mio cortile) è stupido, oltre che anacronistico!
giovanni
Copenaghen che non mi sembra che sia in una nazione sottosviluppata fai vedere ai nostri “NO A TUTTO” questo filmato
https://www.youtube.com/watch?v=1EHEqWtFgLI
amedeo
Bisogna dire che i nostri amministratori hanno coraggio, molto coraggio. Il coraggio della faccia tosta e della mancanza di vergogna.
Amedeo