Gentile signor Fabio (?), ho letto sulle colonne della stampa la sua risposta alla mia lettera al signor Sindaco sul grave problema dell’acqua.
Nel ringraziarla per la sua, di solerzia, nell’aver fornito risposta tanto dettagliata e rapida su una questione così delicata come l’acqua potabile, colgo l’occasione per rassicurarla sulla mia personale, di solerzia, sebbene mi sembri fatto decisamente privo di interesse pubblico.
Interesse pubblico era piuttosto dare una svolta all’amministrazione della nostra città, proprio per i mali da Lei denunciati.
Ed è quanto abbiamo fatto.
Purtroppo, sotto il profilo dell’approvvigionamento idrico, senza grandi svolte: dall’arsenico all’alluminio, il passaggio non è necessariamente automatico.
Converrà che qualche problema c’è!
Preferibile (e certamente più utile) sarebbe che a convenirne fossero gli addetti ai lavori, assessore competente in testa.
Per questo confermo la mia convinzione, a Lei ed a chi per Lei, che:
– L’ACQUA POTABILE, BENE PRIMARIO, DEVE ESSERE GARANTITA OGNI GIORNO, OGNI SETTIMANA, OGNI MESE DELL’ANNO;
– LE UTENZE SONO PAGATE A FRONTE DI UN SERVIZIO: SE IL SERVIZIO NON VIENE EROGATO, AI CITTADINI DEVE ESSERE RICONOSCIUTO IL DIRITTO DI DECURTARE DALLA BOLLETTA OGNI GIORNO, OGNI SETTIMANA, OGNI MESE DELL’ANNO, IN CUI NON HA AVUTO ACQUA POTABILE;
– COME CITTADINI CONTRIBUENTI ABBIAMO DIRITTO A VIVERE IN UN CONTESTO DEGNO DI ESSERE DEFINITO CIVILE, ALMENO PER I SERVIZI ESSENZIALI;
– LA MANIFESTA INCAPACITA’ CON CUI L’ASSESSORE COMPETENTE HA GESTITO LA QUESTIONE E’ TALE DA MOTIVARNE L’IMMEDIATA RIMOZIONE.
Cogliendo la precisazione che emerge dalle Sue parole: le responsabilità non sono addebitabili al singolo assessore, ma condivise dall’intera stressata giunta!
Bel problema! E bel chiarimento!
Certa che i miei personali pentimenti non rientrino nella sfera dei suoi interessi, mi auguro voglia esimersi dal voler dare un senso al Suo incarico impegnandosi in ulteriori dettagliate risposte che non siano: ANCHE A CIVITAVECCHIA C’E’ L’ACQUA POTABILE!
Non alla signora Lucia, ma alla città.
E non da parte sua, ma di chi è stato votato per amministrare la città.
Lucia Bartolini