Il processo di appello bis per il caso Vannini porta ad un esito diverso rispetto a quanto avvenuto finora. I giudici hanno deciso che Antonio Ciontoli, il papà della fidanzata del ragazzo ucciso nel maggio 2015 a Ladispoli, dovrà scontare 14 anni di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale. La moglie, Maria Pezzillo e i due figli Martina e Federico Ciontoli sono stati invece condannati a 9 anni e 4 mesi con l’accusa di concorso anomalo in omicidio volontario.
“Un secondo dopo lo sparo è scattata la condotta illecita – ha detto il procuratore generale Vincenzo Saveriano nel corso delle repliche -. Tutti i soggetti sono rimasti inerti, non hanno alzato un dito per aiutare Marco. Un pieno concorso, una piena consapevolezza di quello che voleva fare Antonio Ciontoli e cioè di non far sapere dello sparo. Tra la vita di Marco e il posto di lavoro del capofamiglia, hanno scelto la seconda cosa”. L’avvocato Franco Coppi, legale dei Vannini, aveva chiesto “una sentenza giusta, non vogliamo denaro”. Non appena i giudici sono usciti dalla camera di consiglio e hanno letto della sentenza, la madre di Marco Vannini, Marina Conte, non è riuscita a trattenere le lacrime. “È una grande emozione – ha commentato la donna – finalmente dopo più di cinque anni abbiamo dimostrato quello che era palese sin dall’inizio. Se fosse stato soccorso subito, Marco sarebbe qui. La giustizia esiste e per questo non dovete mai mollare”, ha dichiarato, abbracciando il suo avvocato, Franco Coppi. Si chiude con la condanna a 14 anni per Antonio Ciontoli e di 9 anni e 4 mesi per i suoi famigliari, il processo di appello bis disposto dalla prima sezione penale della Corte di Cassazione il 7 febbraio scorso. Per la morte del ragazzo, ventunenne all’epoca dei fatti, il 29 gennaio dello scorso anno la corte d’Assise d’Appello di Roma aveva infatti condannato il padre della sua fidanzata Antonio Ciontoli per l’accusa di omicidio colposo a 5 anni di reclusione, contro i 14 che gli erano stati inflitti in primo grado per omicidio volontario, confermando, invece, le condanne a tre anni per i due figli di Ciontoli, Martina e Federico, e per la moglie Maria Pezzillo.
6 Comments
gepy
il comportamento di ogni singolo componente della famiglia quella notte e la loro freddezza nei giorni successivi mi da i brividi.
LUIGI
GIUSTIZIA E’ FATTA
Vincenzo
per come si sono comportati, meritavano 30 anni! adesso speriamo che vadano subito in carcere e scontrino la pena fino all ultimo giorno
Stefano
Signor Vincenzo, in Italia abbiamo tre gradi di giudizio. Ora c’e’ la cassazione. L’avvocato dei genitori ha detto che la parola fine a questa vicenda potrebbe essere messa entro la prossima estate.
mauro
io non sono un giurista, anzi! ma siamo sicuri che potranno fare appello in cassazione? è stata proprio la cassazione a richiedere questo nuovo processo di fatto annullando il processo bis.
Stefano
Neanche io sono un giurista signor Mauro. Ma è stato lo stesso avvocato Gnazi,legale dei genitori di Marco, a dire del ricorso in cassazione. Il fatto che quest’ultima abbia deciso in quel modo sul secondo grado,non impedisce di ricorrere. Aspettiamo il prossimo anno.