C’era una volta una spazzatrice che passava (abbastanza) regolarmente ogni sabato, dalle 9.30 alle 11.00, qui a San Gordiano, negli itinerari indicati dalle apposite paline; faceva quel che poteva, impedita com’era dai soliti incivili cui fa (masochistica) “fatica” rimuovere, anche per quel breve intervallo (!) le proprie auto parcheggiate, con buona pace dei “fessi” che, invece, se ne preoccupavano! Naturalmente i risultati erano scarsi, anche per l’incongruente assenza di un netturbino d’ausilio, ma qualcosa faceva!
Certo che, se dai vomiti dialettici si potesse produrre energia, Civitavecchia sarebbe energeticamente autosufficiente…anzi esportatrice!
Ora sono oltre quattro settimane che chissà per quale motivo…o per qualche arbitraria decisione di qualcuno, quel mezzo è “latitante” e la spazzatura, ovviamente, lievita sotto i muri e marciapiedi, tanto più indisturbata dal momento che anche di qualche sporadico spazzino che sia passato da queste parti non abbiamo memoria.
Così, mentre l’Etruria Servizi “risparmia”, e la Circoscrizione è troppo occupata in vuote polemiche col “centro” per accorgersi dell’“effetto Napoli” che sta montando…tocca a noi cittadini (pochi, in verità) sopperire in “fai da te” a tenerci puliti i nostri piccoli tratti fuori casa! Fatica, peraltro, sprecata perché ci pensa poi il vento a riportarcela da tutt’intorno! Che ne direbbe l’Amministrazione se ci venisse in mente di autoridurci le bollette per quella parte di servizio che pur paghiamo, ma non ci viene reso?! E come si chiamano certe pubbliche negligenze? “Sospensioni di pubblico servizio”…o no?
E sì che ossessivamente si va tuttora cianciando di una certa “politica del fare” che avrebbe dovuto “rivoltare” questa città, ma che, alla luce del trascorso ormai oltre un anno, in quel “fare” sembra si sia spesa finora solo a perpetuare la continuità di quella sterile, tediosa, stufante, irritante ed inconcludente rissosità parolaia di cui storicamente la nostra “politica” (sic!) paesana non riesce a liberarsi!
Certo che, se dai vomiti dialettici si potesse produrre energia, Civitavecchia sarebbe energeticamente autosufficiente…anzi esportatrice!
Gennaro Goglia
“dalla strada”