“Qualcuno ti garantisce che ti darà il voto, poi magari cambia idea, o non va a votare, o sbaglia e annulla la scheda, e tutto ciò ci può stare. Poi però c’è il tuo seggio, la tua roccaforte, lì potranno arrivare più preferenze sicure, la tua, quella dei tuoi familiari più stretti, qualche altra probabile, come quella della famiglia della porta accanto e, se sei fortunato, tra i conoscenti del quartiere potrebbe arrivarne qualche altra. La mia “roccaforte” doveva essere il seggio n° 13, quello in via Namaziano. Per le regole del gioco sopra citato, voglio credere che non sia stato fortunato e che dai conoscenti del quartiere non sia arrivata alcuna preferenza, che la famiglia della porta accanto per qualche motivo non sia andata a votare, che i miei familiari (scusatemi mamma e papà) potrebbero aver reso nulla la scheda per errore, ma è a dir poco sconcertante che in quel seggio risulti che io non abbia avuto alcuna preferenza! Che fine ha fatto quella che mi sono dato da solo? Non avrebbe certo modificato l’esito del mio scarso risultato ma, la mancanza di quel voto, è un segnale preoccupante. Poi, come in ogni gioco, ci sono gli arbitri, i Presidenti di seggio, che dovrebbero garantire la regolarità di tutte le operazioni compiute dall’Ufficio elettorale di Sezione e durante le operazioni di scrutinio esprimersi sull’attribuzione dei voti e delle preferenze; e, pur riconoscendo le difficoltà delle condizioni in cui alcune sezioni hanno operato, qualcuno non è stato all’altezza della situazione. E il lavoro estenuante operato in seguito dalla Commissione elettorale sul controllo dei verbali, e non sulle schede, non ha chiarito completamente la situazione, lasciando intatte molte delle perplessità emerse in questa competizione elettorale”.
Cordialmente
Luigi Crisostomi
Candidato elezioni amministrative 2012