Cozzolino e Fortunato: “Tutte le vertenze sono seguite dall’amministrazione”

Il Comune sta seguendo da vicino tutte le vertenze lavorative. Parola del sindaco Cozzolino che replica a quanti in questi giorni hanno chiamato in causa Palazzo del Pincio. Il primo cittadino sottolinea che tra le varie vertenze, l’amministrazione comunale sta seguendo anche quella che vorrebbe il decentramento della sede di Enel distribuzione su Viterbo. Rimarca che da tempo stava discutendo con Enel rappresentando alla SpA come la cosa in questi termini per Civitavecchia non può assolutamente avere un seguito.

“Però, come nostro costume – aggiunge – invece di lanciare proclami a mezzo stampa, abbiamo avviato con i nostri interlocutori la discussione attraverso i canali preposti, quelli consoni all’Amministrazione Comunale”. Replicando poi al consigliere Scilipoti, Cozzolino sottolinea che se ad oggi c’è una possibilità di risolvere la vertenza riguardante la “movimentazione del carbone” lo si deve al Tavolo del Lavoro che è stato convocato dall’amministrazione e ha già visto due riunioni svolte, una al Comune e una in Regione, alla presenza anche del consigliere regionale De Paolis, dei sindacati e dei lavoratori di Minosse presenti al tavolo in qualità di RSA. “Stiamo facendo il massimo – conclude il sindaco – per salvaguardare tutti i lavoratori: chi ci accusa del contrario fa mera strumentalizzazione e sostiene il falso”.
Il delegato alle politiche del lavoro Francesco Fortunato invece replica al consigliere comunale Grasso, accusandolo di essere già entrato in clima di campagna elettorale. “Se per lui – aggiunge – un tavolo istituzionale che permetterà agli attori protagonisti della vicenda carbone di provare a trovare una soluzione pacifica è perdere tempo non oso pensare a quali possano essere le “risoluzioni veloci” che potrebbe proporre”.
Fortunato prosegue il suo intervento sostenendo che l’amministrazione sta continuando a seguire la vicenda dell’interporto con molta attenzione e da molto vicino e si dichiara contento che Grasso si stia preoccupando della fuga dei possibili investitori stranieri. “Investitori – prosegue – che non avrebbero mai avuto la possibilità di avvicinarsi alla struttura se avessimo avviato, come invocato da Grasso, la decadenza della concessione, visto che oltre ad una probabile causa da parte del tribunale avremmo dovuto dar fronte a una serie di ipoteche milionarie che avrebbero di fatto bloccato qualsiasi tipo di investimento sull’interporto”. In ultimo, annuncia che si stanno preparando le convocazioni per il nuovo Tavolo del Lavoro, rimarcando che da quando è stato pubblicato il decreto dell’Autorità Portuale sullo scarico della frutta è in contatto con la Regione per monitorare la situazione. Fortunato, alla luce anche degli attori coinvolti, non esclude che la questione arrivi direttamente ai Ministeri competenti.