C’era anche uno spettatore d’eccezione, lunedì scorso, al consiglio comunale che ha discusso, e alla fine varata, il consiglio di amministrazione di Civitavecchia Servizi Pubblici. Mentre all’aula Pucci il dibattito cresceva di tono con gli attacchi incrociati tra maggioranza e opposizione, mentre all’esterno sindacati e lavoratori manifestavano la loro preoccupazione, all’improvviso è comparso Marco Savignani.
L’ex assessore alle Partecipate, uno dei protagonisti della lunga e difficile trattativa che ha portato al passaggio da Hcs a Csp, ha seguito in disparte la discussione. “Ho perso un po’ i contatti con la situazione”, dichiara Savignani, che non appare sorpreso dalle difficoltà che sta incontrando la nuova società, che, ad un anno dalla firma dell’accordo con i sindacati, sembra ancora al punto di partenza. “Il lavoro da fare è tanto, non bastano un paio di mesi”, afferma l’ex assessore, che individua il nodo principale da sciogliere: l’organizzazione del lavoro.
“Nel tempo – afferma Savignani – si sono stratificati errori clamorosi. La gestione del personale è sempre stata un problema e adesso è arrivato il momento di affrontarla”. Un intervento tanto complicato quanto delicato, che i vertici di Csp non possono fare da soli, a meno di non voler scatenare un putiferio. “Avevo intrapreso una strada di collaborazione con i sindacati, anche perché hanno seguito la trattativa da prima del mio arrivo”, dichiara Savignani.
Oggi, però, quel dialogo che ricorda l’ex assessore sembra attraversare un momento difficile, per usare un eufemismo. Nulla di allarmante, però, secondo Savignani, che suggerisce una soluzione: “bisogna sedersi al tavolo, guardarsi negli occhi e la soluzione si trova”. Per l’ex assessore una missione tutt’altro che impossibile. “Non è difficilissimo – aggiunge Savignani – basta che ognuno ceda qualcosa, per il bene della città”.
A dirlo, effettivamente, sembra facile, a farlo appare un po’ più complicato. Gli animi sono di nuovo tesi, Csp fatica ad ingranare e tra i sindacati qualcuno è tornato a pronunciare la parola “sciopero”. Tutto questo mentre Civitavecchia continua a fare i conti con servizi scadenti. Emblematico il caso della raccolta rifiuti, con i cassonetti pieni zeppi di immondizia, differenziata e non, in diverse zone della città.
1 Comments
alessio
Certo un atteggiamento al limite del grottesco quello di savignani.
Sembra di stare al teatro della finzione dove per quattro anni si è fatto finta che tutto andava bene da quando c’era cozzolino e che la colpa era sempre e solo di chi comandava prima!!!
Ci ha riempito la testa , lo stesso savignani, che le cose con lui sarebbe andate a posto , ci aveva promesso che da quando sarebbe entrato lui a far parte del comando si sarebbe sanata la posizione della partecipate .
Vedendo i conti della ex HCS sono precipitati conti , dati alla mano, ed ora con la nuova CSP ancora peggio nonostante non si portasse dietro nulla dei debiti.
Ed intanto al città è un cesso a cielo aperto, immondizia per terra perchè non c’è più posto nei cassonetti, erba alta quanto le persone se non di più , tra un pò ci vorrà un macete per camminare, e cosa professa il santone savignani calma….