Trenitalia a marzo aveva annunciato, da un giorno all’altro, un elenco di soppressioni per “manutenzione straordinaria ai treni ed all’infrastruttura ferroviaria” per un massimo di 15 giorni. Dopo un mese, ancor più all’improvviso (visto che l’elenco delle soppressioni è stato reso noto il giorno dopo l’inizio dei provvedimenti), un nuovo piano, ancora peggiore.
Se nel precedente periodo vi erano state, in tutto il trasporto regionale, 28 treni cancellati e 4 limitati al giorno, ora si tratta di 53 cancellazioni e 5 limitazioni al giorno, per una durata prevista di 20 giorni, che per di più vanno a falcidiare in gran parte i treni della fascia pendolare (come la già criticissima fascia compresa fra le 17 e le 18.30 per la FR5, che ha visto la soppressione anche la mattina di uno dei pochi treni che, partendo da Ladispoli, riusciva a rendere meno insostenibile l’affollamento dei successivi da Civitavecchia). Tutto questo mentre erano giorni che stavamo segnalando a Trenitalia ed alla Regione quotidiani casi di treni su cui nelle ultime stazioni (ad esempio Roma Aurelia) decine di passeggeri non riuscivano a salire a causa del sovraffollamento già a servizio normale.
Al di là delle modalità di decisione e di comunicazione (se la prima volta potevamo credere ad una necessità individuata all’improvviso, stavolta proprio no), sarebbe bene se a questo punto le FS facessero sapere all’opinione pubblica intera e non solo ai pendolari, dopo il deragliamento di un anno fa a Maccarese e alcuni mesi fa la caduta di un cavo elettrico (sempre a Maccarese) che ha provocato uno squarcio ad un locomotore (senza elencare i ripetuti incidenti “minori”), cosa è ad imporre a Trenitalia ed a RFI questi interventi di manutenzione straordinaria così massicci, senza che la Regione Lazio alzi un fiato. O forse, in tempi di tagli, quello che non è stato tagliato per economie di bilancio dichiarate viene recuperato con la scusa di effettuare finalmente quella manutenzione che abbiamo ripetutamente denunciato essere stata largamente deficitaria negli ultimi anni?
FS, invece, anziché dare i dovuti e trasparenti chiarimenti, si limita ad annunciare trionfalmente alla stampa il potenziamento del servizio per gli eventi del primo maggio, quando, per un solo giorno, i treni come d’incanto “ricompariranno”. Tempo di miracoli… ma non sono questi che aspetta chi viaggia tutti i giorni sui treni della nostra regione, né che daranno all’estero un immagine migliore del servizio ferroviario in questo paese.
Andrea Ricci
Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord