“Se è tutto vero e non si tratta della Fontana di Trevi di Totò Truffa, potrebbe essere finalmente arrivato il momento della rinascita dell’area alla Mattonara. Se, viceversa, non dovesse essere tutto vero, potrebbe forse esserci una via d’uscita”. Terminava così un nostro articolo di qualche giorno fa dedicato alla prima apparizione pubblica, attraverso la messa online di un sito internet specifico, della Royalton, la società maltese che tre anni fa ha acquisito lo scheletro del megayacht e il cantiere ex Privilege all’asta fallimentare e che dovrebbe finalmente iniziare la sua attività tra poco più di un mese.
E la via d’uscita, che potrebbe essere non da poco, prende spunto da quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Ferretti Group, società italiana all’avanguardia nella realizzazione di yacht di lusso, alla vigilia dell’apertura del Salone Nautico di Genova. In un’intervista al Corriere della Sera, il dottor Alberto Galassi, commentando l’anno record 2021, nel quale si è registrato un boom di ordini boom per il settore della nautica, ha testualmente sostenuto che la società sta cercando altri cantieri nei quali sviluppare la produzione di lussuose imbarcazioni da diporto. Altri cantieri che, alla luce di quelli nei quali opera attualmente la società romagnola, ovvero Forlì, La Spezia, Ancona, Cattolica, Mondolfo e Sarnico potrebbero sorgere nell’area tirrenica del Centro Italia. E Civitavecchia, che si trova a due passi da Roma, e ha già un’area praticamente pronta per poter ospitare un cantiere navale, potrebbe diventare un’ipotesi assolutamente da considerare per la società di Forlì qualora la Royalton non desse seguito alle sue dichiarazioni. Ma anche se Royalton iniziasse finalmente ad operare, c’è un’altra area attigua, in piccola parte già attrezzata, che potrebbe ospitare un nuovo cantiere navale. E’ l’abbozzo della ex darsena energetica grandi masse, ribattezzata adesso “Mare Nostrum” per la quale non c’è alcun finanziamento ma che dovrebbe in parte essere utilizzata anche al servizio della cantieristica. Insomma, forse non sarebbe sbagliato se partisse un segnale, non di fumo, verso la Ferretti Group. Avere un cantiere navale sarebbe già importante, ma averne due rappresenterebbe un fatto straordinario per Civitavecchia, anche perché rilancerebbe un settore, quello metalmeccanico, per anni al vertice del mondo del lavoro locale e che però è andato poi sgretolandosi alla luce della progressiva diminuzione delle manutenzioni all’interno delle centrali termoelettriche. Sarebbe, oltretutto, una prima reale indicazione di un diverso modello di sviluppo che la città attende da anni.
1 Comments
giovanni
Se ricordo bene sull’affare Royalton ci sono date da rispettare altrimenti perde tutto.