“L’aggiornamento del Piano Energetico Regionale (PER) recepisce le nuove ambizioni europee in tema di decarbonizzazione e con 340 MW complessivi quantuplicherà, già a partire dal 2030, l’eolico installato nella nostra regione”. Lo annuncia l’assessore alla Transizione Ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi che spiega come agli attuali 70 MW dei 68 impianti presenti in tutto il Lazio, si aggiungeranno i 270 MW del parco eolico offshore di Civitavecchia, il primo galleggiante d’Italia, che potrà essere ulteriormente ampliato fino a 1 GW.
“Rispetto alla prima versione del Piano Energetico Regionale (PER), approvata nel marzo 2018 – continua Lombardi – nell’attuale versione (in corso di aggiornamento) abbiamo raddoppiato il potenziale di energia prodotta dall’eolico e anticipato al 2030 l’orizzonte temporale di raggiungimento degli obiettivi.
Il vecchio PER ipotizzava di installare entro il 2050 circa 170-190 MW come impianti on-shore e una quota di impianti off-shore inferiore ai 100MW. Si tratterebbe di una produzione di energia annua complessiva di 650 GWh che corrispondono a 5 volte il consumo annuo del porto di Civitavecchia. I 270 MW del Parco eolico offshore al largo delle coste laziali, invece, hanno un potenziale annuo di quasi 1000 GWh. Quasi dieci volte l’energia sufficiente ad alimentare il porto di Civitavecchia. Praticamente il doppio.
La Regione Lazio è pronta a investire e a supportare lo sviluppo della filiera
Lo studio di fattibilità presentato al Ministero della Transizione Ecologica dimostra che abbiamo tra le mani un progetto concreto e realizzabile a cavallo del 2030, come confermato proprio oggi da ANEV durante il nostro incontro. Come Regione Lazio, lo abbiamo esposto lo scorso 22 ottobre in un convegno ampiamente partecipato e lo stiamo supportando con misure concrete.
Un esempio? Per la prima volta stiamo inserendo nella mappa del Piano di Ripartizione dello Spazio Marittimo una zona strategica per l’Energia davanti alle coste di Civitavecchia, dove dovrà essere ospitato il parco eolico.
In questi mesi abbiamo fatto quanto era possibile fare a costo zero. Siamo pronti a impiegare risorse per facilitare gli investimenti in questo settore, sia direttamente, per esempio supportando i costi per le misure anemometriche certificate volte a fornire i dati sulla potenza del vento, sia indirettamente, accompagnando la transizione di Civitavecchia nello sviluppo della filiera di supporto all’eolico off-shore”.
4 Comments
giovanni
Tante belle parole ma sino a quando “le misure anemometriche certificate volte a fornire i dati sulla potenza del vento” rimarranno solo belle parole.
Quanto al progetto non vorrei che fosse come quello della pista ciclabile.
Pippo
A prescindere dalla reale esecuzione del progetto tutta da discutere sul piano economico, si dice: “Lo studio di fattibilità presentato al Ministero della Transizione Ecologica dimostra che abbiamo tra le mani un progetto concreto e realizzabile a cavallo del 2030”. Ho c’è un errore nell’articolo oppure bisogna aspettare 10 anni. Mi sembra come le dichiarazioni del COP26. Solo fumo e gnente arrosto….avanti coi sogni ma il mondo reale va da una altra direzione.
Pippo
Sig. Pippo, solo per evitare ad entrambi spiacevoli fraintendimenti, le posso chiedere di firmarsi differentemente???
O concordare con lei due nomi anche leggermente differenti?
Non vorrei scambiassero i suoi commenti con i miei.
Come avrà avuto modo di constatare, ho infatti già parecchi “amici” coi quali capita di scambiare le opinioni.
Attendo sue…
LINO
LA LOMBARDI…………..DICO SOLO UNA COSA : MAI COL PD.
E MO JE PIACE………
MA DE KE STAMO A PARLA’…….
DEL VENTO…….
L’EOLICO LA NON SI POTRA’ FARE MAI……
SPIEGATEGLIELO………E LEI LO SA…………
PARLA SOLO PER ACCAPARRARSI QUEI 100/200 VOTI A CV PER LE PROSSIME ELEZIONI.
A FURBAAAAAAAAA……….