“Il territorio di Civitavecchia inizi la preparazione per sviluppare potenzialità occupazionali per l’eolico offshore”. Sono le parole dell’ingegner Luigi Severini, ideatore e progettista del parco che è previsto fuori le coste di Civitavecchia, anche attraverso il supporto di GreenIT, la joint venture italiana per le energie rinnovabili tra Eni Plenitude e CDP Equity, il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e Copenhagen Infrastructure Partners.
Dopo l’estate sarà presentato il progetto definitivo dell’impianto, che prevedrà una capacità di 540 MegaWatt e che sarà collegato con altri due impianti situati al largo di Olbia, con una potenza di circa 500 MegaWatt e 1.000 MegaWatt. Dopodiché inizierà la fase autorizzativa, che precederà quella realizzativa. Secondo Severini, come accade nei luoghi che ospitano questo tipo di impianti, si deve iniziare a lavorare con le parti interessate: su tutti il mondo del lavoro, delle imprese ed il mondo della formazione professionale, a partire da quella degli istituti tecnici superiori.
1 Comments
giovanni
Mi sembra che ci fosse stata una nave che doveva studiare il sito di installazione.
non se ne è sentito più nulla vuoto assoluto ed ora Luigi Severini, ideatore e progettista dopo l’estate presenterà il progetto definitivo dell’impianto: definitivo significa che non c’è alcun problema realizzativo mentre le zone offshore davanti a Civitavecchia non sono mai state considerate valide relativamente alla costanza dei venti.
Manca poco per cui non perdo altro tempo per dubitare.