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3 Comments

  1. 1

    giovanni

    La cosa migliore è azzerare tutto facendo fuori la Royalton se è possibile perchè chi investe 20 milioni qualche difesa nel contratto ce la mette ma soprattutto se aveva trovato altre aziende interessate, prima di spendere fa i contratti giusti con queste ultime.

    1. 1.1

      Rufus TerraNera

      Sono d’accordo, è impensabile che royalton e soci (?) non si siano in qualche modo tutelati, speriamo in un accordo anche a costo di rinunciare a parte o tutti i 20 milioni piuttosto che una battaglia legale di anni se non decenni. Non sfruttare in nessun modo quella preziosa area è, a dir poco, peccato

    2. 1.2

      Marco

      Probabilmente non ci sono aziende interessate perché il progetto ha costi troppo elevati anche per una joint venture tra società e non si ritiene si possa recuperare l’investimento e se non ci sono società interessate a collaborare ce ne saranno ancora meno a volersi caricare tutto l’investimento. A tutto questo vanno aggiunti costi di concessione troppo alti, quindi anche se revocassero la licenza il rischio che il tutto rimanga fermo per anni non è remota, a meno di non fare un cambio d’uso della zona e trasformare gli stabili in magazzini per la logistica abbassando i costi di concessione e chiedendo alla Royalton di portarsi via lo scafo, perché anche se revocano la licenza lo scafo rimarrebbe sempre di proprietà della Royalton.

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