“Associazione Agraria di Civitavecchia: dove sono Trasparenza, accesso agli atti, pubblicazione dei compensi. Non sono certo il socio Fiorentini o il Presidente Barlafante, ha fare le leggi e stabilire i principi comunitari, ma il semplice socio le conosce e chiede, mentre il presidente forse non conosce o forse si, ma sicuramente ha negato l’accesso.
Con il suo comportamento ondivago il Presidente ha fugato ogni dubbio, ora si riesce a capire che si applica molto limitatamente allo studio delle leggi sulla trasparenza Amministrativa quantomeno sul diritto di accesso agli atti.
A chi si pone interrogativi seri, non strumentali, resto a disposizione al telefono mobile 3290095246 e al mio indirizzo di posta elettronica fioresan@tiscali.it, perchè, questa mia iniziativa da socio dell’Associazione è volta, oltre a fare chiarezza sulla trasparenza Amministrativa e sul diritto di accesso agli atti, è anche tesa a valorizzare la figura del socio elettore ed utente, quindi è mia intenzione far rispettare, quanto sancito dall’art. 4 dello statuto, cioè il diritto di garantire al socio la partecipazione alle scelte politiche ed all’attività amministrativa .
Voglio precisare che per ora ho puntato solo il dito per rendere sensibile il presidente al rispetto della Legge usando termini reticenza, timore, e avversione nel rilasciare copia di atti già pubblicati da anni e peraltro affissi all’Albo Pretorio ad un comune socio utente che oggi vuole il rispetto pieno e diffuso degli obblighi di trasparenza, perché è uno strumento che rende visibili i rischi di cattivo funzionamento, facilita la diffusione delle informazioni e, quindi, consente la comparazione per giudicare l’operato del Presidente.
Purtroppo il cattivo funzionamento si evince dalle dichiarazioni rilasciate dal Presidente ai quotidiani locali, affermando che il diniego espresso “dal Segretario dell’Associazione Agraria” è del tutto legittimo, perché atti già pubblicati mediante affissione all’Albo dell’Ente e quindi sono, a suo dire,”conosciuti o conoscibili da tutti gli iscritti”.
Per informazione di tutti soci dell’Agraria che hanno richiesto formale copia di atti pubblici e ricevuto un semplice diniego, l’Associazione Agraria è obbligata a motivare la risposta con riferimento specifico alla normativa vigente, alla individuazione delle categorie di atti sottratti al diritto di accesso ed alle circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta così come proposta.
Il tempo sarà galantuomo e saranno i soci a giudicare chi è il nemico dell’Associazione Agraria o il cosiddetto amico del “giaguaro” sottolineando un altro aspetto a dir poco disdicevole nella comunicazione letterale del semplice rifiuto all’accesso agli atti richiesto che, non risponde, ne per forma che per sostanza, a quanto sancito dalle leggi 241/90 e 15/2005 ove è previsto per il rifiuto, la limitazione o il differimento dell’accesso richiesto, una formale risposta motivata, con riferimenti specifici normativi.
Ma v’è di più!!! L’Associazione Agraria non è dotata di apposito regolamento che disciplina l’esercizio del diritto di acceso agli atti e ciò può desumersi dal sito Istituzionale accessibile per via telematica e, ciò in violazione al “Codice dell’amministrazione digitale” d.lgs. n. 82 del 2005.
Ed ancora di più!!!! Non è stato creato sul sito Istituzionale una apposita sezione denominata “Trasparenza, valutazione e merito”, di facile accesso e consultazione, ove pubblicare obbligatoriamente quanto sancito dalla legge 15/2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
E per non farci mancare nulla il valore della trasparenza è definito strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni, per favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa e sul rispetto del principio di legalità, tanto che l’adempimento e gli obblighi di trasparenza da parte di tutte le pubbliche amministrazioni rientra, secondo la legge (l’articolo 11 del d.lgs. n. 150/2009), sono disciplinati nella Costituzione (art. 117, comma 2, lett. m).
Questo silenzio assordante degli Organi politici dell’Associazione Agraria preoccupa, se le dichiarazioni e le prese di posizione pubbliche del Presidente, che interessano l’ente, sono state concordate con la Giunta e Assessori interessati come previsto dall’art.22 dello statuto punto 5.
Per memoria degli attenti lettori, resto in attesa di ricevere a breve la documentazione richiesta, e se necessario inoltrerò denuncia circostanziata agli Organi sovraordinati ed alle Autorità competenti in sede giudiziale, perché è stato vanificato e calpestato ogni principio di trasparenza peraltro esponendo fortemente l’Ente alla violazione di alcune norme contemplate dalla legge 816/85, legge 142/90, legge 241/90, dal d.lgs. 267/00, dalla legge 15/2005, dalla legge 15/ 2009, dal d.lgs. n. 150/2009 sancite dal Codice Civile e Penale”.
il socio-consigliere, Mario Fiorentini