Volevamo dire la nostra sui temi caldi che questi giorni animano le prime pagine dei quotidiani locali. Cominciamo con la relazione del Mef.
Era noto a tutti il modo in cui le vecchie amministrazioni facevano quadrare i bilanci comunali in cui venivano sommate quelle donazioni Enel che si ottenevano sulla pelle dei cittadini permettendo al colosso energetico di operare a proprio piacimento, in cambio di fondi che invece di essere investiti in infrastrutture venivano usate per fare cassa o chi sa che cosa.
Il secondo punto che volevamo affrontare è la situazione mercato. Ci chiediamo come mai i lavori che dovevano durare solo qualche mese invece vedono ad oggi solo una parte di essi terminata, con il comparto del pesce che non si bene ancora quando riaprirà, con l’uso politico fatto dai vecchi amministratori, che come bambini si accusavano l’uno con l’altro dei vari ritardi, dei mancati pagamenti alle ditte lavoranti, degli sbagli progettuali e via dicendo, lasciando poi i danni di tali comportamenti agli operatori ed ai cittadini e ci sembra assurdo che venga polemizzato anche il fatto di creare una commissione di indagine su i lavori, ma forse qualcuno ha qualcosa da nascondere e non vuole che sia scoperta.
Continuiamo con la situazione paradossale della Privilege Yard. Quando fu inaugurata nel 2007 molti si batterono il petto facendo credere che una nuova era stava per cominciare a Civitavecchia, che milioni e milioni di euro sarebbero stati investiti nel progetto, che molte ditte ed operai avrebbero lavorato all’interno della società per anni e anni, dando serenità a molte famiglie. Gli stessi personaggi che oggi si vantano di essere paladini dei lavoratori , perché nessuno ha vegliato su tale società? Perché nessuno ha tutelato tutti quei piccoli imprenditori locali che in Privilege hanno investito e ormai crediamo perso tutto? Perché le amministrazioni precedenti non hanno vigilato? Dove stava l’Autorità Portuale?
Per ultimo volevamo parlare del fallimento dell’interporto, anche prima il sindaco Moscherini, con il vice Zappacosta, si fecero grandi durante l’inaugurazione, parlando di quello che avrebbe portato alla città in termini di occupazione, che sarebbe stato uno snodo cruciale per le merci e che avrebbe rilanciato la città, invece non ha quasi mai funzionato. Di merci ne sono passate poche, capannoni inutilizzati, dipendenti sempre in agitazione e quando si insediò la nuova amministrazione Tidei proclamò il salvataggio di interporto e il fallimento di qualche giorno fa, come è stato possibile? Facile, quando si amministra per interessi personali, come i vecchi sindaci o come i soliti partiti, gli unici interessi sono quelli personali. Questi sono i risultati e chi ci rimette sono sempre i lavoratori e la città. Anche con gli attacchi che ripetutamente esponenti del Pd a turno fanno verso l’Autorità Portuale e al suo presidente in particolare, accusandolo di clientelismo e parentelismo, poca chiarezza nell’assegnazione degli appalti, niente di più e niente di meno del modo di fare politica che da anni contraddistingue loro e tutti i partiti locali, che hanno sempre usato ogni qual volta ne hanno avuto l’opportunità, questo modo becero di accaparrarsi consensi. Anche la scelta di chi firma i comunicati, dovrebbe essere più oculata visto che spesso capita che chi parla di certi argomenti ha i fantasmi dentro casa.
Concludiamo con l’attuale amministrazione che da parte sua non è certo il massimo della velocità nella risoluzione dei problemi, che da un pò sta diventando spocchiosa ed arrogante, ma che sicuramente è il meglio possibile attualmente per la città, visto le altre alternative possibili.
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Forza Nuova