Sta facendo molto discutere un intervento che è stato eseguito dall’Università Agraria di Civitavecchia nella zona verde che si trova tra i comuni di Civitavecchia e Santa Marinella. Il cosiddetto “Piano di Gestione Assestamento Forestale” dell’ente di via Baccelli è stato approvato dalla Regione Lazio con firma della dirigente Flaminia Tosini e interessa un’area di 406 ettari che racchiude, tra le altre, le zone dell’Infernaccio, Monte Paradiso, Castellina, Scarpatosta.
E nella zona di Colle dell’Angelo, a monte della valle dell’Infernaccio, si registrano interventi che secondo alcuni sarebbero andati oltre la semplice pulizia e bonifica. La prima segnalazione era arrivata già nel corso del consiglio comunale di martedì scorso da parte della capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Daniela Lucernoni. Ed il sindaco si era immediatamente attivato con la Polizia Locale per conoscere le attività che venivano svolte in quelle zone di macchia mediterranea. Non solo. Palazzo del Pincio si è mosso anche con i Carabinieri Forestali e direttamente con la Regione Lazio, alla quale ha chiesto di essere tempestivamente aggiornato sull’andamento delle attività ispettive che la stessa Regione sembra aver attivato con i controlli effettuati ad inizio marzo da parte dei Guardiaparco di Santa Severa. “Ci siamo attivati subito – afferma l’assessore all’Ambiente Manuel Magliani – con tutti gli enti di riferimento per sapere se sono state rispettate le prescrizioni che la Regione Lazio ha imposto e se le attività che sono state eseguite sono corrispondenti a quelle che sono state autorizzate. Vado oltre. Bisognerà vedere se ci sono state interferenze con beni di valenza archeologica. Qualora saranno riscontrate delle irregolarità, ovviamente i responsabili ne risponderanno. Confidiamo nelle attività dei Guardiaparco della Regione Lazio e dei carabinieri forestali”. I lavori ora sono fermi, visto che, come scritto nell’atto di approvazione della Pisana, sono sospesi dal 1° aprile al 15 luglio. E sulla vicenda si è registrato l’intervento dell’Università Agraria. “C’è chi si fa paladino dell’indifendibile – scrivono da viale Baccelli – allertando le forze dell’ordine e presentando esposti, lo fa senza sapere che i lavori in corso al Mandrione, a Poggio Moscio e a Colle dell’Angelo, escluso l’Infernaccio, tutti terreni facenti parte della tenuta Guglielmi ceduti all’Università Agraria di Civitavecchia consistono semplicemente nella bonifica dell’impianto degli uliveti secolari esistenti e nella bonifica del pascolo, che senza questo intervento rischiano di essere deturpati e danneggiati dalle sterpaglie che li stanno avvolgendo per l’incuria di chi ci ha preceduto oltre che essere soggetti ad un incremento incontrollabile del rischio d’incendio”. Secondo l’Agraria ogni attività è svolta secondo caratteristiche di massima sicurezza, a salvaguardia sia del personale impiegato che dell’ambiente circostante, ed anche nel rispetto profondo di ogni regolamentazione vigente. “Abbiamo l’unico scopo – concludono dall’Agraria – della tutela e della salvaguardia dei beni civici della nostra comunità e tra questi vanno comprese anche le tradizioni storiche quando si sposano con quelle naturali ed ambientali. Chi oggi cerca visibilità attraverso le sue inutili grida domani, a bonifica terminata, potrà venire a passeggiare in mezzo a piante secolari e gustare un olio dal sapore tipicamente civitavecchiese”.
4 Comments
mario dp
fosso dell’infernaccio (colline dell’argento)… Agraria… solo a me vengono in mente cattiverie gratuite?
il nicchio
…no ,caro mario dp, è un pensiero molto, molto, ma molto diffuso!!!!!!
Pippo
La risposta dell’Agraria è degna del peggior bambino viziato, come se stessero gestendo qualcosa di loro proprietà di cui non devono rispondere alla collettività. Non oso immaginare che persone spregevoli siedano all’Agraria di Civitavecchia, ma la risposta che hanno dato li qualifica perfettamente.
ni
ma la gara l’hanno fatta o fanno tutto in house?