Profonda solidarietà ai rappresentanti delle imprese e ai lavoratori dell’indotto della centrale di Torrevaldaliga Nord, che si trovano oggi a fronteggiare una situazione di grande incertezza e preoccupazione per il futuro. È quella espressa dal consigliere comunale di Forza Italia, Luca Grossi che parla di “una delle più gravi crisi a livello occupazionale degli ultimi 30 anni”.
“Comprendo pienamente le preoccupazioni espresse durante l’incontro di ieri mattina – afferma – in particolare per quanto riguarda l’impatto economico e sociale che la chiusura anticipata dell’impianto potrebbe avere sul territorio. È fondamentale che ogni decisione venga presa con la massima attenzione alle conseguenze per le piccole e medie imprese locali e per i circa 500 lavoratori che oggi garantiscono la continuità delle attività all’interno della centrale.
Sostengo con fermezza la richiesta di evitare una chiusura prematura dell’impianto fino a quando non saranno consolidati progetti alternativi di reindustrializzazione, che possano garantire la continuità occupazionale e lo sviluppo economico del nostro territorio. Allo stesso modo, ritengo essenziale che tutti i progetti di investimento proposti vengano valutati con tempestività, condivisone e trasparenza, affinché sia possibile comprendere le reali opportunità per le imprese e per i lavoratori.
Mi unisco all’appello affinché Enel e le altre istituzioni coinvolte siano parte attiva e collaborativa nel dialogo con il territorio e le sue realtà produttive, per costruire insieme una prospettiva di crescita e stabilità.
Infine, accolgo con favore l’iniziativa delle aziende di costituire un organismo di coordinamento, che sarà un elemento cruciale per facilitare il confronto con le attività commerciali e di fornitura che verranno anch’esse impattate dal phase out, e per organizzare azioni congiunte di sensibilizzazione e mobilitazione.
Ribadisco il mio impegno, in qualità di rappresentante istituzionale, a portare avanti nelle sedi opportune le istanze di tutte le parti coinvolte, lavorando affinché il nostro territorio non venga lasciato indietro”.
3 Comments
sandokan
ma non siete voi che avete messo lì il nuovo amministratore delegato?
quindi ,qual’è il problema?
parlateci,e il gioco è fatto!
Marco g
Il senatore Battilocchio verrà ricordato per non aver tutelato Civitavecchia e il suo comprensorio, se lo avesse fatto non saremmo in questa situazione.
Magari se avesse ascoltato i sindacati locali qualche alternativa praticabile si sarebbe trovata, ma era troppo impegnato a Tolfa jazz e Tolfa arte.
E Brindisi con il suo senatore di Forza Italia gioisce.
giovanni
Si continua a chiacchierare e intanto la fine del 2024 è dietro l’angolo ma anche se fosse dic. 2025 la situazione è grave lo stesso perchè per dare lavoro a 500 lavoratori non è semplice.
Non è semplice perchè anche se ci fossero progetti validi per il riutilizzo di locali lasciati liberi, per demolire le strutture che non servono ci vuole più di un anno dopo di che altro tempo con aziende specializzate non locali e per metter su una struttura produttiva altro lungo tempo nel frattempo i nostri ex lavoratori si mangeranno i soldi della buonuscita.
E questi politici chiacchierano e fanno finta di aiutare il popolino.