Risposte oneste alle 10 domande sul Pirgo poste dal relativo Comitato.
1.Quali le idee e le iniziative concrete per l’identificazione di un modello di utilizzo sostenibile ed equo durante i mesi estivi?
Il Pirgo è una gioia per la città e il modello che permette alla popolazione di goderselo non deve scontrarsi in alcun modo con la sofferenza degli abitanti della zona. Come vedremo nei punti successivi, la presenza delle forze dell’ordine ed il rispetto del rumore ne permetteranno un uso veramente sostenibile.
2. Nell’ambito del modello di utilizzo turistico del Pirgo, come s’intende garantire ai cittadini una legalità che non penalizzi una parte, ma garantisca equità e qualità della vita a tutti?
Il problema del Pirgo è un problema molto comune a tutti le aree ad attrazione turistica. Tre sono i soggetti interessati, tutti con le proprie necessità, i propri diritti ed i propri doveri: la popolazione che vuole godere di una delle zone più belle della città, i commercianti che vi lavorano e la gente che vi abita. I problemi da affrontare sono due: la sicurezza delle persone ed il rumore generato soprattutto dalle attività musicali nei vari locali. Per il primo sembra che non ci siano soluzioni diverse dal richiedere la presenza fissa di forze dell’ordine, il cui dispiegamento sarebbe poi deciso in accordo con le parti in causa. L’efficacia di questo intervento è garantita dal suo uso, con successo, in numerose città del paese. L’amministrazione Comunale dovrà farsi carico, presso gli organi competenti, di fare in modo che il personale delle varie forze di sicurezza coinvolte sia aumentato in modo proporzionale all’aumentato fabbisogno. Questo sempre nell’ottica di un lavoro fatto al fine di non penalizzare nessuno e migliorare la vita di tutti. Per quanto riguarda il rumore, appare chiaro che le leggi che riguardano questo tipo di problema devono essere fatte assolutamente rispettare. Esiste un chiaro limite dei livelli di decibel ai quali la popolazione può essere esposta, questi limiti, qualora superati dovranno far scattare le giuste ammende. Non si deve dimenticare, infatti, che i danni alla salute da rumore sono ben dimostrati. Questo rende il diritto di riposare degli abitanti sacrosanto.
3. Quali le iniziative per risolvere il problema fognario della zona e i rischi alla salute ad esso legati?
Il problema fognario DEVE essere risolto perché non è in alcun modo compatibile con lo sviluppo del turismo e la salute della popolazione. Non possiamo però scendere nei progetti specifici perché dobbiamo ascoltare il parere dei tecnici del comune al fine di coordinare un piano d’intervento.
4. Quali le azioni e gli interlocutori per definire un piano integrato di rilancio del turismo non stagionale che aumenti occupazione e garanzie per gli imprenditori?
La possibilità che oggi ci viene offerta dai croceristi è enorme. Tuttavia, non rappresenterà la sola fonte di visitatori di Civitavecchia. Infatti, costituiremo un centro di sviluppo turistico che lavorerà con tours operators italiani ed esteri per fare di Civitavecchia una città con un numero elevato di presenze turistiche. Metteremo in pratica dei sistemi turistici locali, interprovinciali ed interregionali. Costituiremo l’Osservatorio del Turismo che sarà gestito insieme ad esperti del settore delle associazioni turistiche di categoria. Il turismo culturale, enogastronomico e sportivo costituiranno il fulcro dello sviluppo turistico della città.
5. Quali i progetti per valorizzare oggi il lascito storico di quello che fu uno dei più importanti luoghi d’incontro turistico, sociale, culturale e sportivo, e che ha dato per oltre 70 anni, un contributo fondamentale alla nostra città?
Ogni lascito storico sarà valorizzato nell’ottica di essere rapidamente “presentabile” alla popolazione di Civitavecchia e, soprattutto, al turista. Siamo lontani da progetti di rifacimento monumentali e dispendiosi come la marina. Giunta è l’ora di agire e non di tirare avanti fino alle prossime elezioni a discapito di tutti.
6. Quali le iniziative per garantire l’integrità della zona pedonale contro il parcheggio selvaggio e il transito non autorizzato?
Anche per questo punto la risposta è il rispetto della legge. Sia il parcheggio selvaggio che la violazione dei divieti di transito sono delle violazioni bene definite dal codice della strada. Non dovrà essere necessario richiamare chi è deputato al controllo, viceversa non lo si dovrà “scoraggiare” dal fare il suo dovere.
7. Cosa si intende fare per garantire ai residenti la possibilità di parcheggiare la propria auto nei periodi di maggiore affollamento della zona?
Non è possibile rispondere a questa domanda con sicurezza e sincerità perché il traffico dovrà essere ecosostenibile e sarà rivoluzionato al fine di rendere la città più vivibile per i civitavecchiesi e più attraente per i turisti. Tuttavia, ogni decisione sarà condivisa con i soggetti interessati, nulla sarà imposto a nessuno.
8. Quali le iniziative atte a garantire la tutela dell’ambiente costiero e marino, già duramente compromesso?
La reale minaccia dell’erosione della costa anche a Civitavecchia, in vista del forte richiamo del mare nello sviluppo turistico della città, rende la protezione della costa stessa un fattore determinante e prioritario. In un’ottica di valorizzazione e ammodernamento della costa di Civitavecchia, sarà necessario dotarsi di tutti quei servizi utili al rilancio ed al miglioramento della qualità dei servizi e all’accessibilità in spiaggia per residenti e turisti, sia pure attraverso la eliminazione delle barriere architettoniche mediante un progetto condiviso con le associazioni di categoria, la popolazione e l’Amministrazione Comunale. La finalità è senza dubbio l’avvio di una filiera del turismo che si integri con posti letto, mare, natura, termalismo e vocazione turistica della Città di Civitavecchia.
9. Quali i progetti di miglioramento del decoro urbano, della viabilità pedonale e della tutela dei beni, quali la fontana di Largo M.Galli, il belvedere del Pirgo, Piazzale Betlemme?
La città dovrà cambiare aspetto per poter puntare sul turismo in modo serio e concreto. La pulizia delle strade è fondamentale. Tutti i beni culturali dovranno essere rivalutati per poter costituire, essi stessi, un motivo di attrazione. Onestamente, passo dopo passo, in rapporto alle possibilità economiche del comune, si interverrà al fine di migliorare sia la viabilità pedonale che i beni descritti nella domanda, ma questo avverrà anche per il resto della città in un progetto che cercherà di migliorarla tutta: centro e periferie.
10. Quale il ruolo del Pirgo in un eventuale Piano Turistico della città e del territorio?
La riposta a quest’ultima domanda si sovrappone in parte alle precedenti. Il Pirgo è sempre stato, in passato, forse l’area di Civitavecchia più attrattiva. Il piano turistico non vuole però, in alcun modo, penalizzare alcune zone rispetto ad altre, tuttavia aree più belle possono avere una recettività migliore. Spetterà alle attività commerciali iniziare un processo di adeguamento estremamente migliorativo che abbia come scopo una competitività fortemente positiva per lo sviluppo della città. Vorremmo discutere con gli esercenti, una volta insediati al comune, la possibilità di istituire un “bollino blu” per la ristorazione e non solo, un bollino che risponda ad una serie di criteri in modo che i turisti abbiano una sorta di “garanzia” che l’esercizio è di qualità. Questo al fine di ottenere un livello qualitativo superiore.
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