Sulla vicenda del Pantogar, il medicinale che lo scorso fine aprile è stato ritrovato abbandonato nelle campagne della Ficoncella, interviene la Merz Therapeutics. In seguito alla serie di articoli che sono stati pubblicati su www.trcgiornale.it, la nostra emittente è stata contattata direttamente dall’avvocato Giuseppe Aminzade dello studio Hogan Lovells di Milano, legale della società Merz la quale è titolare, tra gli altri, del prodotto Pantogar.
La società ha deciso di chiarire alcuni aspetti di una vicenda che indubbiamente può considerarsi un vero giallo. Come si ricorderà, le centinaia di confezioni di Pantogar, prodotto utilizzato per combattere la caduta dei capelli e le unghie fragili, non vendibile sul territorio italiano, peraltro ancora in corso di validità per un valore totale di oltre 10.000 euro, furono rinvenute da un passante nell’area verde che congiunge il parco acquatico dell’Aquafelix ai bagni termali. Dopo pochi giorni dall’intervento di rimozione di Csp, che però non trovò praticamente più nulla, i Carabinieri Forestali, che affermano di aver verificato la provenienza del farmaco dalla Città del Vaticano, furono nuovamente allertati per un incendio in corso in una campagna privata sulla strada tra Civitavecchia e Allumiere. A bruciare erano proprio le confezioni di Pantogar mancanti, tanto che si è iniziato a pensare che qualcuno abbia voluto liberarsene perché magari derivanti da attività illecite. Torniamo all’intervento di Merz, che spontaneamente ha deciso di scrivere a TeleCivitavecchia. “Merz Therapeutics e le altre società del gruppo Merz – scrivono – si dedicano alla salvaguardia del benessere dei consumatori e, in linea con questa loro missione, sono attualmente impegnate in una importante campagna volta a prevenire la vendita, in Italia, di prodotti Merz contraffatti o illecitamente commercializzati attraverso canali non regolamentati. Nell’ambito di tale campagna, Merz è venuta a conoscenza di alcuni soggetti che si presentano sul mercato come distributori ufficiali o approvati dei prodotti Merz, ma che in realtà non lo sono. Questi soggetti sfruttano la notevole reputazione e qualità dei prodotti Merz per vendere prodotti non originali – o importati illecitamente – attraverso siti internet e note piattaforme on line”. La società spiega che sta adottando misure rigorose per garantire che solo i prodotti originali siano disponibili per l’acquisto e che la rivendita di prodotti di Merz avvenga sempre nel rispetto delle regole sulle importazioni parallele, in quanto tali prodotti sono i soli in grado offrire ai consumatori il livello di efficacia e sicurezza desiderato. “Per raggiungere questo obiettivo – si legge nel documento – Merz ha intrapreso tutte le iniziative necessarie, compreso il ricorso alle vie legali. Vi sono ragionevoli motivi per ritenere che i prodotti recentemente rinvenuti in una discarica abusiva nelle campagne alla periferia di Civitavecchia siano legati proprio alle illecite iniziative intraprese dai soggetti di cui sopra e al loro tentativo di liberarsi di merci che non potevano e non dovevano essere da loro vendute. Merz – concludono – si impegna a proseguire gli sforzi per salvaguardare gli interessi degli utilizzatori dei propri prodotti in Italia e per assicurare i trasgressori alla giustizia, invitando a segnalare qualsiasi vendita sospetta o non autorizzata dei suoi prodotti”.
1 Comments
giovanni
Mi sembra pura pubblicità