Giovane Italia Civitavecchia ricorda il 10 Febbraio 2014, “il 10° anniversario dall’istituzione della “Giornata del Ricordo”, solennità civile nazionale italiana (istituita istituita dal Governo Berlusconi con la legge n. 92 del 30 marzo 2004,), in commemorazione delle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Dalla storia si impara a non ripetere gli errori del passato e ricordando questi efferati eccidi che si sono consumati nelle zone di Istria, Fiume e Dalmazia si ricorda a noi giovani che nel futuro, l’odio , la violenza possono avere grossi costi umani per le popolazioni che per amore della patria e terra sono stati torturati e uccisi sia fisicamente che mentalmente, deportati dai loro territori , spogliati dei propri averi in una guerra che ormai conclusa chiudeva cosi una pagina di storia violenta e sanguinaria che ha mostrato come l’uomo fosse debole nella detenzione del potere dall’una e l’altra parte.
Molti sono stati i nostri fratelli Italiani costretti a fuggire dalle proprie case, dalla propria vita, per sottrarsi alla pulizia etnica che i partigiani del maresciallo comunista Tito, all’indomani della seconda guerra mondiale, stavano consumando nelle zone di Istria, Fiume e Dalmazia. Ricordiamo che per quasi cinquant’anni il silenzio della storiografia e della classe politica ha avvolto il dramma di migliaia di questi nostri Fratelli gettati vivi nelle Foibe. La tragica storia dei nostri compatrioti infoibati è stata per anni nascosta, sottaciuta, con l’unico intento di occultare le barbarie perpetrate dal dittatore comunista Tito a danno del popolo Istriano reo solo, di essere fedele al tricolore Italiano. Ancora oggi il ricordo di questo tragico pezzo di storia italiana è assurdamente osteggiato, nei modi più vili, da alcune frange estremiste; è di questi giorni, infatti, l’increscioso episodio accaduto al Teatro Aurora di Scandicci (Firenze), ai danni del cantautore Simone Cristicchi, il cui spettacolo dedicato all’esodo degli italiani e delle foibe, “Magazzino 18”, è stato vergognosamente bloccato dall’irruzione di alcuni esponenti dei centri sociali della zona.
Conclude. E’ nostro compito, da cittadini prima e da giovani poi, evitare che simili tragedie si ripetano ma allo stesso tempo avere il dovere morale di non discriminare le morti attraverso la Politica.Le Verità, anche quando scomode, servono e devono essere rivelate, come nel caso delle Foibe la cui verità non può e non deve essere “infoibata”.
Â
Maura Principi
Commissario Giovane Italia Civitavecchia
Gianluca Romagnuolo
Vice Commissario Giovane Italia Civitavecchia