“Siamo i tanti, tantissimi tifosi della Snc che sistematicamente tutti i sabati affollano le tribune del PalaGalli, siamo sistematicamente il pubblico più numeroso della pallanuoto nazionale, e spesso seguiamo la squadra anche in trasferta. Siamo costretti ad intervenire, nostro malgrado, nella diatriba SNC-Parla per le incredibili ed inaccettabili parole pronunciate dal delegato allo sport del Comune, verso cui esterniamo tutto il nostro disappunto. Ad oggi, nonostante le assurde parole del suindicato delegato, la SNC è l’unica società locale che porta il nome di Civitavecchia in giro per l’Italia”.
“Vorremmo anche ricordargli i tanti atleti locali che hanno fatto la fortuna della nostra nazionale quali: Simeoni – Del Duca – i fratelli Calcaterra – adesso Del Lungo e tanti altri senza dimenticare Marco Galli a cui è stato intitolato lo Stadio del Nuoto e quello che è successo è un offesa al suo nome e alla sua storia. Per questo, niente e nessuno, tantomeno Parla, può permettersi di far sparire la Pallanuoto Civitavecchiese, o costringerci a vederla giocare a Roma. Vorremmo anche ricordare le varie nazionali che finalmente sono venute a giocare per la prima volta a Civitavecchia, dal Settebello di Campagna, al Setterosa e alla nazionale di sincronizzato, il tutto trasmesso dalla Rai. In questa vicenda sembra lampante e inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni voglia far chiudere lo Stadio del Nuoto per dei rancori personali verso questa società. Inoltre la storia del PalaGalli, unita a quella della Comunale che vuole unire in unico bando, insospettisce molto, forse vuole essere data ad un unico gestore magari di Roma? La conclusione drammatica della vicenda è che è sufficiente che arriva un signor Parla qualsiasi per distruggere 64 anni di storia e da adesso in poi impedire a tutti i ragazzi che amano questo sport di poterci partecipare, senza dimenticare le circa 30 persone che ora vi lavorano e che sono rimaste senza stipendio, complimenti”.